Amedeo Della Valle, miglior marcatore di LBA, commenta il suo grande momento a Stadio.
SU BRESCIA
«Merito del patròn Ferrari che è venuto a prendermi direttamente alla Buducnost (la squadra montenegrina di Podgorica, ndc) e ha voluto riportarmi a casa. Mi ha detto che bastava poco per farmi tornare quello di prima. E mi ha convinto. Ora sono nel posto in cui voglio essere».
SUL MOMENTO E IL COVID
«Otto giocatori sono abbastanza per reggere una partita, certo lo stesso discorso non vale per reggere una stagione, ma per 40′ si può fare. Per questo sono orgoglioso della mia società che è stata coerente e si è attenuta al regolamento stabilito prima del via in materia di Covid. Polemica? Io dico solo che a inizio stagione abbiamo accettato delle regole. E le regole dicono che con sei professionisti bisogna andare a giocare le partite. A noi ne mancavano tre: Eboua, Petruccelli e Parrillo, quindi il club ha deciso di non chiedere il rinvio della partita. Capisco che non sia facile scendere in campo con delle assenze, ma vorrei ricordare che l’anno scorso Venezia accettò di andare a giocare il big match di Milano con l’organico ridotto all’osso».
SULLA NAZIONALE
«Sul fatto che io ci possa stare in Nazionale non ho dubbi».
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