Desidero complimentarmi con la UEB Cividale per aver raggiunto la serie A2, conquistata meritatamente sul campo dalla squadra di coach Pillastrini. Ottenere la promozione è sempre bello, negli anni abbiamo vinto 5 campionati e solo negli ultimi 24 mesi, con il nuovi collaboratori e dirigenti, raggiunto 4 finali e alzato una Coppa Italia di A2. Conosciamo bene quella sensazione e le emozioni che solo la pallacanestro sa dare.
Lo scenario per la prossima stagione parla quindi oggi di un derby tutto friulano, voluto fortemente da Davide Micalich.
E’ capitato molte volte nella mia carriera di imprenditore di veder nascere delle aziende da parte di miei ex collaboratori e ciò è motivo di orgoglio, perchè significa che anche il progetto APU funge da palestra per le carriere di molti.
Ora però l’adolescenza, il momento dei proclami, il vivere in scia e sul negativo della nostra foto, finisce. Finisce perché da oggi Cividale è un competitor a tutti gli effetti, un’azienda sportiva omologa e avversaria alla nostra, che ci sfiderà nel medesimo campionato. Quindi anche la sincera simpatia che molti dei nostri spettatori avranno maturato, gestita in maniera assolutamente neutrale da parte nostra, andrà naturalmente ad affievolirsi.
Oggi chi è bianconero e crede nei colori della nostra Udine e crede nella possibilità che l’APU possa vincere quest’anno il campionato, tiferà APU. C’è un derby da onorare, c’è la nostra bandiera bianconera da portare ancora una volta ai vertici d’Italia. Lo stesso farà certamente e doverosamente Cividale, forte dei propri sponsor, della propria solidità economica e di ottimi giocatori. Quest’anno insieme a Rimini, Cividale è stata la società che più ha voluto la promozione, spendendo una cifra importante: sono certamente pronti a darci battaglia.
Infine leggo oggi sulle pagine del Messaggero Veneto che purtroppo dopo tutta la passione e gli sforzi personali fatti per dare a Udine da ormai sette anni la serie A, per dare al territorio migliaia di ore di sport giocato ad alto livello, di vittorie e coppe, per formare giovani atleti bianconeri, alcuni colleghi imprenditori hanno vissuto tutto ciò con un moto di invidia e incomprensibile senso di rivalsa. Ciò mi provoca grande dispiacere, perché è un inquinamento gratuito di quelll che lo sport dovrebbe rappresentare: lealtà, solidarietà e sana competizione.
Tutti debbono sapere che fare basket per me, come per le oltre 200 aziende che sostengono APU, dalla più grande alla più piccola, è una forma di mecenatismo, di restituzione al nostro territorio friulano di quello che ci ha dato nel tempo in termini di successi imprenditoriali.
Io invito quindi gli “antipedoniani” (cit. Messaggero Veneto odierno) a non fare in futuro progetti “anti” qualcuno o qualcosa, in questo caso la città di Udine, ma di agire sempre in modo proattivo per la causa. Il progetto APU non ha mai nascosto di voler riportare Udine e il Friuli tutto in seria A1 e confido ci riuscirà molto presto.
Come sempre il campo dirà la verità e le forze messe in atto si misureranno durante tutta la stagione, già a partire dal mercato estivo.
Noi siamo pronti ad accogliere questa nuova stimolante sfida, consapevoli che da oggi chi è bianconero non sarà giallo e viceversa, per quello che si appresta ad essere il nuovo derby targato Friuli Venezia Giulia.
Complimenti a Cividale. Evviva il derby, noi vi aspettiamo!.
Firmato Alessandro Pedone
Commenta
Visualizza commenti