Aldo Vanoli, presidente di Cremona, si racconta su La Provincia. Ecco tre passaggi.
SULLA VANOLI CREMONA
«Noi dall’inizio e ancora oggi, abbiamo dei giocatori che vengono a giocare a Cremona, perché sanno che qui troveranno spazio e possibilità di crescere e mettersi in mostra. È un’opportunità molto importante».
SULLA PERMANENZA DI EBOUA
«Perchè Paul è un ragazzo intelligente. È cosciente di avere qualità fisiche e talento ma sa anche di aver bisogno di crescere ancora un po’ ed è consapevole che da noi, esistono le condizioni ideali per poterlo fare».
SULLA NUOVA VANOLI
«Mi sembra un bel gruppo onestamente, ma sapete che io non mi intendo di basket, solo di persone. Non ci metto mai il naso nelle cose tecniche. Per quello c’è il coach che ha tutta la mia fiducia. Io mi limito a godermi la squadra quando come ieri, viene qui a Soncino a fare allenamento. Mi piace averli qui. Si fermano a cena, conoscono tutta la mia famiglia E il piccolo miracolo si ripete… Passano gli anni, cambiano i giocatori. Anche il basket è cambiato molto. Difficile dire se in meglio o in peggio. Ma la Vanoli resta. Con la sua storia, le sue regole e quelle abitudini che sanno di buono».
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