Danny Ainge si congeda da President of Basketball Operations dei Celtics con qualche rimpianto per la stagione appena conclusa ma con ottimismo sulle prospettive future del team.
“È stata una mia decisione. Ho iniziato a pensarci quando ho avuto l’infarto. Questi ultimi due anni sono stati duri, con i protocolli da seguire e tutto il resto, il lavoro non è stato così divertente. Mi fido del mio istinto….Avrei voluto un altro finale per questa stagione, ma c’è così tanta speranza per il futuro….Questo è un gran giorno per i Celtics, è un passo in avanti. Aiutare a guidare questa organizzazione è stata l’emozione di una vita, e avendo lavorato fianco a fianco con lui da quando è qui, so che non potremmo essere in mani migliori di Brad. E’ nato per fare questo lavoro, un ragazzo dell’Indiana, intelligente, un basketball junkie, uno che vive il gioco”.
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