La preseason va ufficialmente in archivio con il torneo di Atene, intitolato a Pavlos Giannakopoulos, proprietario storico del Panathinaikos. Finora, l’Olimpia ha giocato due scrimmage e quattro partite amichevoli con cinque vittorie ed una sconfitta, ma sempre in assetto dimezzato. Ad Atene, il livello di difficoltà si alzerà in modo estremo – partecipano solo squadre di EuroLeague –, ma al tempo stesso la squadra sarà nella sua versione attuale. In Grecia sono presenti tutti i giocatori reduci dagli Europei, incluso Johannes Voigtmann, appena arrivato dalla Germania dopo il bronzo europeo vinto domenica scorsa a Berlino. Quello di Atene è stato il suo primo allenamento di squadra all’Olimpia. L’Olimpia affronterà il Maccabi alle 17:00 italiane di venerdì. Sabato sarà impegnato alle ore 20:00 italiane a prescindere dal risultato della semifinale. L’unico giocatore che non ha seguito la squadra ad Atene è Kevin Pangos, rimasto a Milano a curare un lieve affaticamento muscolare.
“E’ un torneo estremamente importante perché vi partecipano quattro squadre di EuroLeague – dice Coach Ettore Messina -, o quattro pretendenti ad un posto nei playoff, oltre ai detentori del titolo. È un torneo competitivo in una città di basket, giocheremo in un grande ambiente che quando è pieno di sicuro aiuta molto il Panathinaikos, un club per il quale nutro grande rispetto per ciò che ha costruito negli anni. Dovrei direi sfortunatamente perché personalmente ho giocato e perso tre finali europei contro la squadra di Coach Obradovic e della famiglia Giannakopoulos. Giocare in questo torneo ci aiuterà a preparare l’inizio di una stagione molto severa”. Nicolò Melli, coinvolto nella presentazione ufficiale del torneo, ha sottolineato come “dopo la fine degli Europei, pensando a com’è finita, ho avuto un momento di depressione, ma scherzi a parte questo è il modo migliore per non pensare al passato. Siamo tutti nella stessa situazione, la maggioranza dei giocatori europei è passata dall’impegno di Eurobasket all’attività di club”.
L’Olimpia, che ha già partecipato a questo torneo tre anni fa vincendolo, dopo il Maccabi, affronterà sabato una tra Anadolu Efes, la squadra campione d’Europa in carica da due stagioni, e il Panathinaikos, padrone di casa. Il Maccabi, pur centrando in extremis i playoff di EuroLeague la stagione passata, ha cambiato tantissimo in estate. Sono rimasti in pratica solo John Di Bartolomeo, Yif Ziv e Roman Sorkin; mentre Guy Pnini e Jake Cohen sono due ritorni a casa. Le novità hanno movimentato il mercato europeo: i playmaker sono Lorenzo Brown (reduce dalla vittoria agli Europei giocati con la Spagna e per questo assente) e Wade Baldwin; poi sono arrivati Austin Hollins, Darrun Hilliard, Derrick Williams, Alex Poythress e Josh Nebo, tutti con esperienza di EuroLeague alle spalle. Bonzi Colson, un’ala, Rafi Menco e Jarell Martin sono esordienti nella competizione. Quest’ultimo vanta brevi trascorsi NBA a Memphis. Il Maccabi, allenato da Oded Katash, ha giocato a Parigi con la squadra locale e con l’ASVEL Villeurbanne, poi martedì scorso ha battuto il Promitheas.
Il Panathinaikos padrone di casa, con il nuovo coach Dejan Radonjic ha recuperato Georgios Papagiannis, reduce dall’Europeo con la Grecia, mentre Marius Grigonis, presente qui, non è disponibile per un problema fisico. Il resto della squadra inclusi i nuovi come Nate Wolters, Paris Lee, Arturas Gudaitis, Derrick Williams, i due Kalaitzakis, era già al torneo di Cagliari dove però non c’è stato lo scontro diretto con l’Olimpia. L’Efes non avrà Shane Larkin (infortunato), ma avrà i due giocatori turchi che sono stati agli Europei (il tiratore Tuncer e l’ala Saybir) più le novità Achille Polonara e Amath M’Baye nel ruolo di ala forte, Ante Zizic da centro e soprattutto Will Clyburn. Anche Vasa Micic era agli Europei con la Serbia, ma sarà disponibile come Rodrigue Beaubois, Elijah Bryant, Bryant Dunston, Tibor Pleiss. Tutti questi hanno già giocato contro la Reyer Venezia in amichevole questa settimana.
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