Meo Sacchetti nuovo coach dell’Acqua S. Bernardo Cantù è stato presentato alla stampa. Ecco le prime dichiarazioni di Meo Sacchetti: «Quando il GM Santoro mi ha chiamato so cosa vuol dire Cantù. E’ una piazza dove sono passati tantissimi allenatori e giocatori importanti e so il valore di questo club. Quando si presenta una situazione del genere non puoi avere dei dubbi. Mi ricordo tante sfide. So che la passione e la storia che ci sono qua. Non sarà un campionato facile, visto che ci sono molto pretendenti come Udine, Cremona e la Fortitudo. Il primo giocatore che vorrei prendere è un bel playmaker. Il playmaker fa diventare i giocatori migliori. Non si parla più di un play ragionatore. Cantù ha un parco di italiani molto buono. Io ho avuto modo di parlare con i dirigenti ed ho visto grande entusiasmo.
Il dualismo con Varese?: «C’ è sempre stato. Fin da quando giocavo io».
Sulla Nazionale?: «Dico solo che deve pensare a giocare le partite per la qualificazione del Mondiale 2023».
Roberto Allievi (Presidente): «Oggi inizia la nuova stagione. Abbiamo concluso il 2021-2022 con un risultato che purtroppo non ci ha dato la promozione, ma non è un’annata da buttare perchè tutti hanno dato il loro contributo. Le ambizioni sono quelle di ritornare in A1, ma dobbiamo pensare gara dopo gara. Abbiamo scelto il migliore e gli do il benvenuto. Sarà un periodo pieno di soddisfiazioni, cercheremo di esaudire i suoi desideri nel limite del possibile. Sono felice che abbia accettato la nostra chiamata perchè non era scontato. Ai tifosi e agli sponsor voglio ribadire la nostra solidità ed ora auguro un buon lavoro a Meo Sacchetti ed anche a Sandro Santoro. Meo viene ad occupare una panchina pesante. L’arrivo di Meo e Sandro mette delle basi molto solide per crescere ancora di più».
Sandro Santoro (GM): «E’ un momento importante perchè ripartiamo subito dopo una stagione molto avvincente. E’ mancata la cosiddetta ciliegina sulla torta, ma va sottolineato il miracolo che è stato fatto dal punto di vista economico. Questo dev’essere un valore aggiunto. Vogliamo continuare ad essere competitivi, ma sappiamo anche che l’A2 è un campionato davvero complesso. La cosa che mi ha impressionato di più del primo incontro con Meo Sacchetti è stata la motivazione che ho colto nei suoi occhi e nelle sue parole. Nessun giocatore ha chiesto di andar via da Cantù».
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