Achille Polonara, ala della Virtus Bologna, racconta l’esperienza del tumore a Lia Capizzi su Domani.
SULLA SCOPERTA
«Sono andato nel panico. Dal punto di vista sportivo ero sereno, perché avevo fatto mille controlli antidoping, e quindi mi sono precipitato su internet per cercare di capire. Google mi rimanda alle donne in gravidanza (l’ormone HCG prodotto dalla placenta n.dr.) poi restringo la ricerca e salta fuori il nome del calciatore Acerbi, la sua diagnosi del 2013. Mando un messaggio al dottor Diego Rizzo della Virtus: ho un tumore al testicolo?»
SULLA PARTITA CON VARESE
«La verità è che mi sentivo benissimo, non avevo sintomi. Se non ci fosse stato quel valore sballato dell antidoping avrei continuato come nulla fosse. Mi son detto: provo a giocare, magari mi aiuta a staccare, chiedo il permesso alla società. La situazione la conoscevano solamente i dirigenti e i medici della Virtus. Nel post match, nello spogliatoio, il coach Luca Banchi ha comunicato a tutti la mia situazione, i miei compagni erano increduli».
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