In casa dei Denver Nuggets è il duo composto da Nikola Jokic e Jamal Murray a ricevere spesso l’attenzione dei media, ma nel successo di gara 1 delle NBA Finals sui Miami Heat c’è la firma di tutti i 7/8 atleti ruotati da coach Malone, a partire da un ottimo Aaron Gordon.
La versatile ala ex Arizona sembra aver trovato la giusta dimensione in Colorado, con coach e compagni che fanno a gara per esaltare il suo contributo sui due lati del campo sera dopo sera.
In gara 1 Gordon ha iniziato forte anche in attacco, con 12 dei suoi 16 punti totali nel primo quarto, sfruttando le attenzioni extra degli avversari per Jokic. In difesa invece è stato il principale responsabile per gli appena 13 punti di Jimmy Butler, minimo di questa postseason.
“Non sono qui per prendermi dei meriti. Sono qui per le vittorie”, spiega Gordon. “Poter giocare insieme a ragazzi del genere è una gran fortuna…
È una bellissima opportunità giocare con ragazzi che hanno così tanto talento, così tante capacità e così tanta passione per il gioco del basket.
“È quello che ho sempre amato: giocare a pallacanestro nel modo giusto, e qui ai Nuggets facciamo proprio questo. Non mi interessa se segno 50 o 0 punti, mi basta avere un impatto sulla partita e vincere”.
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