Non c’è storia al Forum: l’Olimpia Milano si riprende la Coppa Italia dopo tre anni di attesa

87-59 il finale, il secondo trofeo stagionale resta a Milano

Non c’è storia al Forum. A ben vedere, non c’è mai stata storia in queste Frecciarossa Final Eight 2021. L’Olimpia Milano domina dalla palla a due anche con la Carpegna Prosciutto Pesaro dei miracoli, e si riprende la Coppa Italia dopo tre stagioni di attesa.

E’ il secondo successo dell’era Ettore Messina dopo la Supercoppa di settembre a Bologna. E’ certamente, ad oggi, il più importante e indicativo di una corazzata che non pare avere rivali, e che lascia il segno anche in Europa.

Pesaro è battuta, coraggiosa ma mai in grado di dire la sua, oltre i 20 punti di distacco già in un secondo quarto da 27-6. 87-59 il finale, il secondo trofeo stagionale resta a Milano.

PRIMO QUARTO

Buon approccio Olimpia, 5-0 dopo le giocate di Punter e LeDay in apertura, ma Pesaro regge il colpo, tocca l’unico vantaggio con Drell sul 5-6, quindi non molla quando incassa un 7-0 di parziale. 21-15 a fine primo quarto, Olimpia che tira 5/11 da 2 e 2/7 da 3, 6 di LeDay. Per Pesaro, 6/9 da 2 ma 1/7 dall’arco, 5 di Filipovity.

SECONDO QUARTO

Lo show di Milano è servito. Si parte con un Datome 9-Pesaro 0, e si arriva ad un parziale di 18-0 che vale il 37-15 a 6.31 prima del “goal” di Cain. Pesaro muove un controparziale di 6-0, ma l’Olimpia è in controllo, 48-21 alla sirena. Per Milano 12 di Datome con 5 rimbalzi, 10 di Punter e 7/15 da 3. Per Pesaro 1/12 da 3, 8 di Cain con 7 rimbalzi.

TERZO QUARTO

Shields e LeDay, e Milano supera il +30. A 5.48 massimo vantaggio di Punter per il 58-25, a raccontare di una Pesaro capace di toccare la doppia cifra di punti segnati in 15’ tra secondo e terzo quarto. L’Olimpia gioca sugli allori, troppo superiore, con percentuali pazzesche da 2 e da 3, un 83-20 in valutazione dopo 25’, e una difesa che impone 11 palle perse. La squadra di Repesa si dà finalmente una sveglia negli ultimi 5’ in attacco, tutto mentre Kevin Punter diventa il primo marcatore di squadra, e Moraschini si prende la scena con rimbalzo offensivo, canestro e fallo per il 68-35 quando si entra negli ultimi 90’’. Dopo 30′ il tabellone dice 74-36.

QUARTO QUARTO

Disavanzo che si mantiene oltre i 30 punti, la battaglia è per il titolo di mvp della gara, con Gigi Datome entrato nell’ultimo quarto da primo marcatore. Spazio in campo anche per Cinciarini, Kuba e Moretti, per Pesaro dopo 30′ solo Cain in doppia cifra. Per la VL la missione è scollinare quota 55, il minimo di punto segnati in una finale di Coppa Italia, da Treviso nel 1998. Missione compiuta.