5 domande a… Michael Forrest: “Ho colto al volo la possibilità di venire a giocare in Italia”

5 domande a… Michael Forrest: “Ho colto al volo la possibilità di venire a giocare in Italia”

Michael Forrest è uno dei volti dell'Estra Pistoia ed è stato protagonista della rubrica LBA "5 domande a...".

Michael Forrest, uno dei volti dell’Estra Pistoia, fondamentale anche nel successo della scorsa domenica contro la UNAHOTELS Reggio Emilia, è stato intervistato nella rubrica LBA “5 domande a…”

La vittoria di questa settimana contro Reggio Emilia ha mostrato cosa è in grado di fare Pistoia. Qual è lo stato d’animo della squadra in questo momento?

Siamo molto felici del risultato ottenuto nel weekend, vincere è sempre complicato e riuscirci contro Reggio Emilia era tutt’altro che scontato. Questa vittoria però ci ha fatto riflettere, perché sappiamo di poter fare ancora meglio, perciò ogni giorno in allenamento daremo il massimo e lavoreremo sodo affinché questo possa portare i risultati che stiamo cercando.

Questo è il tuo primo anno in Italia, cosa ti ha spinto a scegliere questa squadra e qual è il tuo rapporto con tutto il club e con i tuoi compagni?

Ho voluto cogliere al volo un’opportunità del genere. Giocare in un campionato di cui si parla così bene è sempre qualcosa di stimolante, perché sai di affrontare squadre con roster davvero attrezzati e allenatori che hanno fatto esperienza in tutta Europa e nel mondo. Qui mi sto ancora ambientando, è una pallacanestro diversa rispetto a quella che ho giocato in Svizzera, però siamo un gruppo nuovo e quindi ci stiamo dando una mano a vicenda per affrontare al meglio questa stagione.

Hai già avuto modo di visitare Pistoia? Che tipo di accoglienza hai ricevuto dai tifosi?

Quando sono arrivato in città tutti mi sono sembrati entusiasti, mi hanno accolto con calore e hanno cercato in tutti i modi di farmi sentire subito a casa. Il supporto dei tifosi riesco a sentirlo quando giochiamo: sono sempre pronti a riempire il palazzetto e rimangono vicini a noi a prescindere da quale sia il risultato. Non ho ancora avuto modo di visitare la città per intero, però mi è sembrata molto bella fin da subito.

Durante il tuo senior year hai ottenuto la laurea in ingegneria meccanica e hai anche raggiunto delle storiche Final Four con il tuo college [Florida Atlantic, ndr]. Ci riassumeresti cosa ha significato per te quell’anno?

È stato un anno magnifico! Lato campo posso dire per certo che eravamo un gruppo di bravi ragazzi a cui piaceva molto giocare a pallacanestro. Ci siamo aiutati, ci davamo forza a vicenda e sapevamo che con il duro lavoro avremmo potuto toglierci delle soddisfazioni. Quando ci siamo qualificati per il torneo NCAA, il coach ci ha motivato e ci ha fatto capire che avevamo i mezzi per “ballare”, così siamo riusciti ad arrivare fino alle Final Four. È stato epico! Lato studio è stato faticoso, perché dovevo gestirmi bene con i tempi, però l’obiettivo era quello di conseguire la laurea al termine del senior year. Se vuoi essere uno studente-atleta devi bilanciare alla perfezione le ore in cui sei in palestra con le ore di studio; durante la stagione devi fare delle scelte, certamente fare dei sacrifici tra cui quello di ridurre il tempo con la famiglia e con gli amici. Non è stato facile, però questo mi ha permesso di raggiungere i miei obiettivi sia sul campo sia in classe.

Chi è Michael Forrest fuori dal campo? Hai qualche hobby particolare o qualche talento nascosto di cui ci vorresti parlare?

Sono un ragazzo semplice, mi piace molto giocare ai videogiochi e soprattutto giocare a carte con i miei amici. Non ho moltissimo tempo per fare altro, perciò diciamo che riempio il mio tempo libero facendo cose che mi rilassano. Talenti nascosti? Non so se ho dei talenti nascosti, anzi se può valere  come talento nascosto allora so nuotare [ride, ndr].