Storiesport: Arbitri e la rimborsopoli del basket. Inibizioni, ma c’è il silenzio di FIP e CIA
Storiesport titola: «Arbitri e la rimborsopoli del basket: fischetti di A/1 e A/2 inibiti ma inchiesta e provvedimenti avvolti nel silenzio della Fip e del Cia»
Storiesport titola: «Arbitri e la rimborsopoli del basket: fischetti di A/1 e A/2 inibiti ma inchiesta e provvedimenti avvolti nel silenzio della Fip e del Cia».
Così Michele Spiezia: «L’indagine a tappeto partita ad aprile dopo una confessione. I patteggiamenti, le archiviazioni, le attese. I nuovi quadri, Petrucci conferma Lamonica e…l’Eurolega».
Leggiamo: «Nel basket invece, dove già in passato erano venuti alla luce fenomeni (più che episodi) simili e che pure erano stati resi noti, stavolta la nuova bufera – scoppiata in primavera – pare sia rimasta avvolta nel mistero e nel segreto, impigliata nelle strette maglie della comunicazione. Niente di niente sul sito ufficiale del Cia (Comitato italiano arbitri basket) e niente di niente sul portale Fip dedicato ai provvedimenti, mentre intanto sul sito federale compaiono invece in bella mostra e da poco i quadri arbitrali per la prossima stagione dei cesti».
«E in questi quadri compaiono almeno quattro fischietti sanzionati e inibiti, addirittura rei confessi perché le inibizioni ricevute sono frutto di patteggiamenti, mentre altri arbitri sono ancora in attesa di una comunicazione, archiviazione (come è stato per molti) o deferimento: perché non rendere noti i provvedimenti, perché non comunicare quanto stabilito dalla giustizia sportiva della Federbasket, perché tutto è stato messo a tacere? Eppure tra questi quattro arbitri ce n’è uno che dirige partite di serie A/1 mentre altri due sono fischietti di Legadue. L’inchiesta era scattata in primavera (riportata su questo sito, leggi qui), proprio mentre scorrevano a fiumi veleni e polemiche su designazioni, fischi arbitrali sul parquet e pubblicazione di lettere del duo Lamonica–Giansanti che invece avrebbero dovuto restare segrete tra l’irritazione di Petrucci, di Messina e del duo Lamonica-Giansanti».
Ma c’è molto altro da leggere qui.