Mitoglou: Non ho ucciso o stuprato. Ho pagato il mio debito e ora non devo scusarmi con nessuno
La power forward ex Olimpia Milano è tornata in campo con la Grecia dopo aver scontato la squalifica per doping
Dinos Mitoglou di recente ha parlato con un giornale greco dei suoi errori e del periodo trascorso lontano dal parquet.
“Affrontare una situazione simile richiede grande forza mentale. Ci si chiede: “Cosa ci faccio qui?”, “Perché è successo?”. Si mette alla prova la propria personalità, il proprio ego… Non solo come atleta, ma soprattutto come persona. O ti lasci sconfiggere dal peso o riesci a sostenerlo, non ci sono vie di mezzo. A metà di questa ‘avventura’ ho promesso a me stesso che non mi sarei mai arreso. Sono diventato più forte, ho trovato il modo di allenarmi ancora più duramente…”
Il giocatore ex Olimpia ha potuto contare sul sostegno di diverse persone.
“In tanti mi hanno teso la loro mano. Il mio allenatore, il mio coach, la mia famiglia, i miei amici, mio fratello. Persone che si contano sulle dita. E mi sento fortunato, senza di loro non ce l’avrei fatta. Quando vivi situazioni come questa, ti rendi conto di chi è davvero al tuo fianco. I momenti che ho vissuto sono stati di gran lunga i peggiori della mia carriera”.
I giudizi e le critiche ricevute.
“Guardo sempre agli aspetti positivi della vita e credo che tutto accada per una ragione. Nemmeno Michael Jordan è riuscito a mettere tutti d’accordo…. Mi sto lasciando tutto alle spalle e non vedo l’ora di tornare al basket, allo sport che amo. In fondo non ho fatto del male a nessuno, non ho rubato, non ho stuprato, non ho ucciso. Ho pagato il mio debito per un errore personale, e posso dire di aver imparato dal mio sbaglio. La vita va avanti e non credo di dover chiedere scusa a nessuno…. Ogni persona ha il diritto di sbagliare….Mi è successo un qualcosa che mi ha colto alla sprovvista. Mi sono fidato delle persone sbagliate, ma ho imparato la lezione e non ho intenzione di sbagliare di nuovo. Mi fiderò solo della mia cerchia ristretta e di coloro che si dimostreranno realmente preoccupati per me”.