Assigeco Piacenza nella Zona Rossa: parlano Locardi, Pagani e Montanari

L’Assigeco ha la propria sede operativa al Campus di Codogno, uno dei centri nevralgici della Zona Rossa, così come molti dirigenti, collaboratori e membri dello staff della prima squadra, risiedono in questi paesi del Basso Lodigiano

Seconda settimana di limitazioni in tutto il Nord Italia a causa del propagarsi del Coronavirus. Come è noto, una delle zone più colpite è quella tra Piacenza e il Basso Lodigiano, il territorio dove “opera” l’UCC Assigeco Piacenza che, nonostante tutto, sta facendo il possibile per cercare di mandare avanti la propria attività sportiva, pur nell’osservanza e nel rispetto dei vari decreti regionali e nazionali.

L’Assigeco ha la propria sede operativa al Campus di Codogno, uno dei centri nevralgici della Zona Rossa, così come molti dirigenti, collaboratori e membri dello staff della prima squadra, risiedono in questi paesi del Basso Lodigiano.

“I primi giorni della chiusura della Zona Rossa sono stato a casa con mia moglie. – racconta l’assistant coach della prima squadra, Andrea Locardi, residente a Casalpusterlengo – Volevamo renderci conto di quella che fosse la reale situazione e il reale rischio del virus. Nei giorni successivi, compresa meglio la situazione e compatibilmente con le limitazioni imposte dal decreto ministeriale, abbiamo ricominciato a uscire all’interno del perimetro della Zona Rossa.
Attualmente la situazione è stabile e così resterà almeno fino a domenica prossima, 8 marzo”.

“La settimana scorsa è stata molto difficile – prosegue Alessandro Pagani, Team Manager biancorossoblu, residente a Retegno, nel comune di Fombio – tutti avevano paura di aver contratto il virus, di essere a rischio. Una sensazione di panico generale, insomma. Ho degli amici che sono stati in quarantena preventiva, io invece sono stato più fortunato nonostante mi fossi preoccupato per essere stato influenzato un paio di settimane fa. Ora la situazione è leggermente migliorata ma comunque c’è sempre poca gente in giro e quasi tutti portano la mascherina per ridurre i rischi. La paura c’è sempre e questa quarantena sta destabilizzando, oltre che le aziende e le imprese locali, anche lo stato mentale delle persone perché stare a casa e non poter far nulla per due settimane è un qualcosa di veramente pesante da accettare”.

Una situazione particolare che è andata ad influire pesantemente anche sullo svolgimento delle attività della prima squadra costretta comunque a proseguire nel lavoro iniziato poche settimane fa con il nuovo coach Martelossi, come confermato da coach Locardi:
“Abbiamo avuto grossi problemi soprattutto nei primi giorni in quanto non siamo riusciti ad allenarci a causa dell’impossibilità di accedere agli impianti. Nei giorni successivi, grazie anche ad uno splendido lavoro della Società, abbiamo ricominciato ad allenarci cercando di recuperare il tempo perduto. La più grande difficoltà, al momento, consiste nel fatto che, data tutta questa incertezza, siamo costretti a navigare a vista facendo fatica a programmare la settimana in maniera ottimale. Da quello che mi dicono, però, i ragazzi stanno dando il 100% in questo momento di difficoltà per farsi trovare pronti a giocare le ultime, decisive, partite di questa difficile stagione”.

Gli fa eco Pagani: “La squadra è in un momento molto difficile perché già prima dello stop dei campionati non attraversava un bel periodo, ora ci si è messa anche questa sosta forzata e l’incertezza sulla ripresa del campionato. Il nostro GM Bausano si è fatto in quattro per consentire alla squadra di allenarsi per farci trovare pronti ad una chiamata all’ultimo dalla lega per il ritorno in campo. Bisogna restare sereni e concentrati, anche se è molto difficile”.

Soprattutto risulta difficile dare il proprio apporto alla squadra quando si è confinati nella Zona Rossa.
“Mi sento regolarmente con Bausano, con il coach e con lo staff. – continua Pagani – Purtroppo da casa mi risulta molto difficile svolgere il mio lavoro, cerco di dare una mano per la pianificazione degli allenamenti ma poco di più, dato che il mio è più un lavoro di campo”.

Anche Locardi cerca di fare il possibile per dare il proprio contributo: “Ho fatto tutto ciò che potevo fare a livello video e di preparazione delle due partite che dobbiamo recuperare per chiudere la Regular Season (Forlì e San Severo). Sono in quotidiano contatto con coach Martelossi e lo staff con cui condivido idee e proposte di lavoro. Mi dispiace veramente molto non poter collaborare sul campo in un momento decisivo come questo della stagione, e non vedo l’ora che questa situazione, che condivido con il Team Manager Alessandro Pagani e con il nostro under Fabio Montanari, finisca per ricominciare a lavorare al 100% con la squadra”.

“Ho cercato di tenermi in forma nei limiti del possibile – ha commentato Fabio Montanari, giovane guardia Assigeco, costretto in quarantena a Casalpusterlengo – andando a fare qualche corsa ma niente di più dal momento che non posso partecipare agli allenamenti con il resto della squadra. Ogni tanto mi sento con i miei compagni e siamo tutti molto preoccupati per questa situazione incerta e instabile che oltretutto non ci consente di prepararci al meglio in vista della ripresa del campionato”.

Al di là dell’ambito lavorativo si cerca di fare il possibile per combattere la noia, la monotonia e la constante incertezza che aleggia sulla Zona Rossa.
Locardi: “Cerco di uscire sempre almeno un oretta e mezza al giorno. Vado a camminare, a fare la spesa e a prendere un po d’aria!
Inoltre sto approfittando di questa ‘reclusione forzata’ per fare dei lavoretti in casa che non ho mai tempo di fare e di prendere un po’ di tempo per me visto che i ritmi serrati della stagione me lo permettono poco”.

Montanari: “In questo periodo mi sono dedicato ai compiti scolastici, giocando alla playstation e guardando qualche serie tv”.

Pagani: “Cerco di tenermi in forma a casa facendo un po’ di esercizio fisico e qualche camminata all’aria aperta quando il tempo lo consente, andare a fare qualche piccola commissione per i miei genitori dal momento che in questo periodo non sono stati molto bene. Cerco di stare il minor tempo possibile in casa perché non riesco a stare fermo, chiuso in casa, per troppo tempo. Bisogna restare sereni e tranquilli con la consapevolezza che questo brutto periodo prima o poi passerà”.

Fonte: Ufficio Stampa UCC Assigeco Piacenza.