Finora la squadra ha faticato a tenere la barra dritta nei minuti più complicati della partita: “Trovare l’equilibrio interno sarebbe anche la chiave per mantenere i nervi saldi nei momenti difficili nell’arco dei quaranta minuti, perché averlo significherebbe poter contare su punti certi come affidarsi a uno schema particolare o insistere su un certo tipo di difesa. Il coach e lo staff stanno impostando un ottimo lavoro, ho grande fiducia. Nelle ultime uscite abbiamo giocato bene per la maggior parte della partita: è un processo ancora in atto, ma abbiamo ancora un po’ di tempo. Chiaramente in tutti noi c’è un pò di frustrazione: dobbiamo incalanarla positivamente per risolvere velocemente i nostri problemi. Credetemi, non siamo lontani a trovare il bandolo della matassa”.
Dalla sconfitta a testa alta contro la Fortitudo alla prossima sfida interna con Trieste: “Il calo nel finale a Bologna non è dovuto a un fattore fisico, abbiamo perso un po’ il focus sulla gara e abbiamo pagato cara la nostra fragilità mentale. D’altronde non è facile vincere in trasferta in campi caldi contro squadre forti e di talento. La sfida contro Trieste rappresenta una grande occasione per noi: specialmente dopo la brutta sconfitta casalinga con Roma abbiamo grande voglia di rivalsa, siamo carichi e non vediamo l’ora di giocare di nuovo al PalaCarrara. Sarà importante stare sul pezzo per tutti i 40 minuti, consapevoli che la partita non potrà avere sempre la stessa faccia e che dovremo rimanere compatti nelle fasi più complicate”.
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