Il coach di Umana Reyer Venezia Walter De Raffaele su Il Gazzettino:
SULL’INIZIALE MOMENTO A PORTE CHIUSE
«Beh, tutto molto strano, anomalo. In fin dei conti anche noi sportivi siamo dei teatranti, giocare senza pubblico è prima di tutto un dispiacere. Però ci siamo adeguati a quanto disposto dalle autorità e dagli esperti con la piena consapevolezza del momento. Abbiamo cercato di calarci nella nuova normalità, provando almeno a stare sereni».
SUL MOMENTO
«Se non altro riesco a dedicare qualche ora in più alla famiglia, a vedere un film con mia moglie. I figli sono a casa ma due su tre riescono a non perdere il passo con gli studi lavorando on line, mentre il più piccolo lo seguiamo noi… più da vicino».
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