Varese, la presentazione di Cauley-Stein, Hanlan e McDermott

Le prime parole in biancorosso dei tre volti nuovi

Si è tenuta ieri pomeriggio la conferenza stampa di presentazione di Willie Cauley-Stein, Olivier Hanlan e Sean McDermott.


Ecco le loro prime parole:


Willie Cauley-Stein

«Quando ho scelto di venire in Italia mi sono imposto di non avere aspettative; è stata una mia scelta perché spesso c’è il rischio di rimanere delusi. Qui a Varese, però, devo dire di aver trovato una grande organizzazione e compagni forti con i quali mi sto trovando molto bene. Ho scelto di venire in Europa per il modo di giocare più “tattico” rispetto al basket 1vs1 che si gioca in NBA condizionato dalla volontà dei giocatori di produrre statistiche a titolo personale. Fisicamente sto bene e sto lavorando insieme ai miei compagni per migliorare giorno dopo giorno. Intorno a noi percepisco molta passione da parte della città e dei tifosi; mi fanno sentire una superstar, cosa che non sono. Tutto questo affetto però non può che aiutarci a scendere in campo per dare il massimo di noi stessi. Il golf? Letteralmente una dipendenza; ho giocato insieme a Toto Bulgheroni e le condizioni dei campi qui sono perfette; in alcune buche si vede un panorama stupendo».


Olivier Hanlan

«Di questo gruppo sono il giocatore con più esperienza europea e cercherò di dare il massimo per aiutare i miei compagni più giovani ai quali consiglio di non avere fretta in questo momento della stagione. Questa fase di preseason è estremamente importante, molto più degli allenamenti che poi faremo nel corso dell’anno, e stiamo lavorando molto bene ogni giorno per migliorare. L’exploit del Canada ai Mondiali? Ho giocato con la Nazionale per due anni e sono molto orgoglioso di quanto hanno fatto. Sono felice che la gente si sia accorta del valore dei giocatori canadesi, molti dei quali sono già in NBA. Mi hanno raccontato dell’importanza del numero 21, ma la scelta è stata casuale perché era il numero che usavano mio papà e mio nonno. In queste prime amichevoli ho giocato a tratti da playmaker, ma non è una novità perché è un ruolo che ho già ricoperto nel corso della mia carriera. Inoltre nel nostro sistema la differenze tra gli esterni non è così marcata. I tifosi biancorossi? Mi hanno raccontato della loro immensa passione; è importante per noi giocare in un ambiente così caloroso».


Sean McDermott

«Il mio stile di gioco è sicuramente più adatto a quello europeo piuttosto che a quello americano; ecco perché mi sono trovato subito bene in questo sistema dove conta tanto il movimento senza palla per trovare la posizione giusta per riuscire a fare canestro. Siamo a conoscenza dell’importanza dei preliminari di Champions League; saranno, speriamo, tre partite fondamentali che vogliamo vincere a tutti i costi e sono sicuro che arriveremo pronti all’appuntamento di Antalya. Purtroppo non ho mai avuto l’opportunità di giocare con tanto pubblico sugli spalti perché ho giocato negli anni del Covid e in G-League non c’è così tanta affluenza. Ecco perché l’impatto avuto con i tifosi in occasione dell’open practice o dell’amichevole disputata contro SAM MAssagno è stato bellissimo».


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