La Prealpina riporta alcuni estratti delle idee di Luis Scola per il futuro di Varese, concetti esplicitati ieri in conferenza stampa:
“Prima mi dedicavo per il 60/70% agli sponsor, 20/30% alle giovanili e 5/10% alla prima squadra, ora sarò più impegnato con la serie A ma non ci saranno rivoluzioni. La soluzione è temporanea, eventualmente la prossima estate vedremo se servirà un GM”
“La squadra non sta attraversando un buon momento, ma lo sanno anche l’allenatore e i giocatori: sono i primi a percepire la necessità di lavorare tantissimo per migliorare. (…) In questo momento serve tranquillità”.
“Dopo 20 anni di carriera il mio campo è il basket: impossibile che entri in società e nessuno parli con me di pallacanestro. Il mio ruolo sarà quello di consigliere: allenatore, giocatori e dirigenti sono sempre benvenuti se mi chiederanno opinioni o consigli, poi l’ultima decisione spetterà a loro. Il futuro? Ho una opzione per l’acquisto delle quote entro giugno 2022, sto lavorando sugli sponsor e ci sono contatti informali con un paio di aziende”.
“L’aspetto fondamentale è la crescita sostenibile a lungo termine, e per quello faremo tutti gli sforzi possibili. Però è altrettanto importante migliorare il presente: il tifoso pensa a vincere domenica, non a 5 anni di progetto, e dovremo essere bravi a fare insieme entrambe le cose”.
“Sono entusiasta perché a Varese ho la possibilità di iniziare quello che volevo fare dopo la fine della carriera da giocatore, e perché vedo la possibilità di fare un bel lavoro con ampi margini di miglioramento. Dopo un mese è questa la risposta, riaggiorniamoci fra 3/4 anni”.
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