Vaporart Bernareggio, patron Bardotti: Giusto non promuovere e assegnare titoli

Il patron di Bernareggio: Il motivo è semplice: i valori sul campo sarebbero cambiati, dopo uno stop di due mesi e mezzo

Max Bardotti, patron della Vaporart Bernareggio di basket, è stato intervistato dalla redazione di SuperNews. Abbiamo chiesto quale sia l’umore in casa Bernareggio, dopo una stagione che ha visto la squadra prima in classifica nel campionato di Serie B, quali danni economici il club ha subìto a causa della crisi nata dall’emergenza CoVid19 e quali debbano essere i nuovi presupposti per poter far ripartire la pallacanestro.

Siete d’accordo con la decisione dello stop del campionato, oppure si sarebbe potuto attendere ancora un po’, come avvenuto per altre discipline sportive?

«No, sono d’accordo con lo stop. Il motivo è semplice: i valori sul campo sarebbero cambiati, dopo uno stop di due mesi e mezzo. Non aveva più senso andare avanti, secondo me, dopo uno stop così lungo. Ci sarebbero state troppe variabili da tenere in considerazione se si fosse deciso per continuare a giocare».

Cosa ne pensa della scelta di non assegnare alcun titolo alla prima in classifica?

«E’ una scelta che condivido: mancavano ancora troppe partite prima della fine della stagione, per poter sancire promozioni, retrocessioni e assegnazione di scudetti. Inoltre, la fase dei playoff è la fase più importante, e purtroppo non è stata disputata. Nel nostro sport, chi è primo in classifica non deve aspettarsi l’immediata assegnazione del titolo, perché deve lottare nei playoff per potersi guadagnare la promozione nella serie superiore. Se, poi, si deciderà per un eventuale ripescaggio tenendo conto della classifica sarà assolutamente corretto».

Qual è l’umore in casa Bernareggio? L’impossibilità di disputare i playoff e l’andamento di questa stagione potrebbe destabilizzare la squadra?

«Assolutamente no. L’umore è ottimo, siamo soltanto rammaricati per non aver potuto disputare la Coppa Italia e la Post Season, a cui avremmo partecipato per prima volta nella nostra storia. Tuttavia, siamo certi di confermare il nostro roaster e di riprovarci la prossima stagione».

Ci sono state perdite economiche importanti a causa di questa crisi?

«No, non abbiamo avuto danni economici sul budget societario».

Da cosa deve ripartire la Bernareggio e la pallacanestro in generale?

«La mia società negli ultimi 15 anni ha lavorato in maniera concreta, soprattutto nel mio progetto giovani, e ripartirà come lo scorso anno, come se nulla fosse successo. Per quanto riguarda la pallacanestro, mi auguro che ci siano adesso regole molto più ferree per i club e che rimangano solo società sane, economicamente solide».