Valerio Antonini, che bordata alla LNP: A2 gestita come un fast food sudamericano

Valerio Antonini, presidente di Trapani Shark, è stato ospite di DAZN Got Game, la trasmissione di Pierluigi Pardo e Matteo Gandini

Valerio Antonini, presidente di Trapani Shark, è stato ospite di DAZN Got Game, la trasmissione di Pierluigi Pardo e Matteo Gandini.



E sono bordate al campionato alla LNP: «Sono rimasto molto, molto deluso da quello che è successo a Bologna, di come sono stato trattato e di come è stata rivoltata la situazione, con la questura di Bologna ha iniziato un procedimento di daspo nei miei confronti, come presidente di una scuola del Sud. Una vergogna senza precedenti che mi ha deluso tantissimo In questo momento preferisco non esprimere troppi giudizi su questo fatto perché ci sono i legali che stanno lavorando, però c’è una città intera, una regione intera che sta dietro questa situazione che siamo tutti molto sconvolti».


«Il divario che c’è tra la Liga di A1 e di A2 è imbarazzante. La Lega di A2 è gestita in maniera da fast food neanche americano, sudamericano, dei paesi brasiliani e argentini. Non ci sono immagini se non trasmettiamo le dirette utilizzando i nostri service. Non possiamo far vedere che cosa succede nei nostri palazzetti, è qualcosa di incredibile. La RAI che trasmette le partite avviando la diretta quando sono quasi iniziate, senza una pre-intervista, senza una presentazione della partita: è qualcosa che secondo me è anacronistico, fuori dal mondo, e che è colpa esclusivamente di chi gestisce in questo modo la Lega di A2.


Se i ricavi delle società sono zero, fai un prodotto che è assolutamente scadente, ed è solo grazie agli interpreti, ossia i giocatori e in questo caso ai presidenti, all’attenzione mediatica che noi abbiamo generato che la Lega di A2 quest’anno ha avuto questo risultato. Questo va detto perché Il passaggio di categoria rispetto al calcio è clamoroso.


Eppure parliamo di un campionato che ha visto quest’anno partecipare città importantissime, città storiche nel basket, come Cantù, come Bologna, come Torino, come Trieste, come Trapani, come tante altre, insomma. Ed è stato gestito in maniera vergognosa. Credo che solo un grande dirigente come Gianni Petrucci, che stimo moltissimo, possa intervenire e cambiare un po’ sia il manico che anche il contenuto»


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