Un nuovo corso per la Virtus Civitanova, Nicola Moretti presidente
Il nuovo corso di Virtus e Picchio Civitanova inizia con un importante riordino della compagine societaria, che trova la sua massima espressione nel rinnovo delle cariche presidenziali
Una nuovo inizio per il basket civitanovese. Il nuovo corso di Virtus e Picchio Civitanova inizia con un importante riordino della compagine societaria, che trova la sua massima espressione nel rinnovo delle cariche presidenziali. Nicola Moretti sarà il quarto presidente della storia virtussina, occupando la poltrona che prima fu di suo padre Dario, mentre l’uscente Sergio Mandorlini "emigra" sulla plancia di comando della società satellite biancoblu. A dare manforte ritorna al PalaRisorgimento dopo 13 anni anche Marco Pallotti, che sarà il general manager del team e che avrà al suo fianco il confermatissimo Mario Tessitore nel ruolo di direttore sportivo. Ufficiale anche il ruolo di capo allenatore, che vedrà al via della prossima stagione Emanuele Mazzalupi. Tante novità, tutte presentate nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa.
«Veniamo da una mazzata tremenda, quella del coronavirus – conferma il neo presidente Moretti – per cui al momento la difficoltà vera è quella di capire quando e come si ripartirà la prossima stagione. Possiamo solo farci trovare pronti in attesa di capire ciò che sarà. Avremo un grande problema con gli spazi, perché è vero che il PalaRisorgimento lo abbiamo sempre a disposizione, ma con le palestre delle scuole il discorso è totalmente diverso. Tutto questo per far capire che il settore giovanile dovrà essere il nostro primo pensiero, ci crediamo molto e partiamo da un patrimonio di 270 bambini e ragazzi che non vogliamo assolutamente disperdere, anzi. Da questo nasce la necessità di spostare Mandorlini alla guida del Picchio: lui è il dirigente che ha più tempo per seguirlo e al suo fianco avrà un responsabile tecnico che sarà di assoluto valore. Per la prima squadra sarà un anno difficile, lo sappiamo già, ma anche per questo abbiamo pensato di consolidare la struttura con una persona come Pallotti. Lui è prima di tutto un amico, era il ds della prima promozione in Serie B e oggi è uno dei dirigenti sportivi più apprezzati nelle Marche. Viste le difficoltà di Porto Sant’Elpidio era normale ci rivolgessimo a lui. Se qui davanti a voi trovare un gruppo di dirigenti che è grosso modo lo stesso da anni è perché c’è amicizia, rispetto e condivisione. Poi gli errori si commettono, per carità. Ma l’impegno da parte di tutti non è mai mancato. Vogliamo un ambiente con regole certe, dove ognuno ha le sue responsabilità per creare una società dove ogni ragazzo si possa identificare».
Il settore giovanile sarà il vero cuore dell’attività per le stagioni che verranno, senza per questo voler abbandonare la prima squadra, che sarà ancora al via del campionato di Serie B. «Abbiamo capito che Virtus e Picchio sono delle piccole aziende e come tali vanno amministrate seguendo scelte manageriali – sottolinea Mandorlini – con questa riorganizzazione pensiamo di aver operato nella giusta direzione, poi sarà il tempo a dire se è così. L’ambizione è quella di arrivare, un giorno, ad avere uno dei settori giovanili più grandi delle Marche. Sappiamo che è difficile, ma vogliamo lavorare per andare in quella direzione. Con il main sponsor Rossella abbiamo già parlato, sarà al nostro fianco anche se in che modo lo sapremo nelle prossime settimane. L’obiettivo è avere un sponsor principale anche sulle maglie del settore giovanile».
La seconda volta di Pallotti dietro la scrivania targata Virtus nasce sia da questo progetto intrigante che dalla riconoscenza per coloro che lo lanciarono ormai quasi vent’anni fa. «Devo ringraziare Nicola e Sergio per questa opportunità, non sembra passato un giorno da quando ero qui – ricorda il nuovo gm virtussino – questa società mi prese che ero un ragazzo senza esperienza, ora sento un debito di riconoscenza nei suoi confronti. Al di là di ciò, entro in una macchina già oliata per cui il mio ingresso va ponderato e calibrato. La sfida è intrigante perché non è scontato arrivare in una città in crescita come Civitanova, con un settore giovanile già avviato con questi numeri e un palasport di propria gestione. Ho le idee chiare, il mio compito è quello di coordinare e costruire una casa partendo dalle fondamenta: l’importante è avere una società forte, il resto arriverà come conseguenza. Sulla prima squadra l’unico input che abbiamo è quello di privilegiare giocatori locali per abbattere qualche costo. Il budget è risicato, ma sono convinto si possa fare bene battendo altre strade».
Prima uscita ufficiale anche per Mazzalupi, che dopo l’unica partita condotta prima della sospensione della passata stagione stavolta avrà l’occasione di contribuire a costruire quella che sarà la "sua" Virtus. «Sono abbastanza tranquillo con la struttura societaria che abbiamo, a maggior ragione con l’innesto di Pallotti – evidenzia il giovane coach – il primo step che dovremo affrontare sarà quello della costruzione di tutto lo staff tecnico, anche se siamo già sulla buona strada. Poi verrà la squadra. Inoltre allenerò comunque una squadra giovanile: sono cresciuto lì e tengo a continuare a lavorare sui giovani. Non lo lascio solo perché ora sono il capo allenatore della prima squadra».
In chiusura, non è mancato un ricordo per il compianto Attilio Pierini, accompagnato da un lungo applauso. «Una delle persone più belle e autentiche che abbia mai incontrato nel mondo del basket, ci mancherà sotto ogni profilo», il ricordo del presidente Moretti.