Tutti Convocati sul “caso Mirotic”. Pardo: Lo sport non è mai solo sport

Si parla di Nikola Mirotic anche a “Tutti Convocati”, trasmissione di Radio 24. Questa la ricostruzione offerta da Pierluigi Pardo

Si parla di Nikola Mirotic anche a "Tutti Convocati", trasmissione di Radio 24. Questa la ricostruzione offerta da Pierluigi Pardo: «parliamo di una giocatori più influenti del basket europeo e di una questione che sta diventando una questione quasi religiosa».


Si torna ai fatti della scorsa settimana: «Sembrava promesso per il Partizan di Belgrado, ma sono arrivate delle minacce, pare da parte di alcuni ultrà della Stella Rossa. E qui c’è stato un intervento della Chiesa ortodossa che ha chiesto al giocatore di non dividere il popolo serbo».


Quindi il no al Partizan: «Si è parlato di un’offerta del Panathinaikos, poi smentita, e dell’Olimpia Milano che sarebbe interessata a firmarlo, oltre che degli incastri con un’altra vicenda del nostro basket, quella di Toko Shengelia. Ma non siamo qui per parlare di mercato».


Perchè è la vicenda in sé a far discutere: «Ancora una volta è il segno della potenza del dello sport, della capacità dello sport, in certi casi, di di superare, di travalicare. Ci sono state delle minacce, sicuramente non è bello. Se si arriva addirittura alla questione di natura religiosa o politica sicuramente si va oltre quello che noi conosciamo, che può essere una stoppata, un tiro da tre punti. E’ la milionesima dimostrazione del fatto che quando si parla di sport non si parla mai soltanto di sport».


Interviene quindi Carlo Genta: «Io mi tengo un fondo di sospetto di "Lukakismo". Ora vediamo come evolve questa situazione. Io sono prosaico, come sai. Un fondo di sospetto di "Lukakismo" per Nicola Mirotic io me lo conservo».


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