Trinchieri: C’è ricambio nel basket italiano? Sì, dei disastri. Da un disastro all’altro
Le parole di Trinchieri che ritrova la “sua” Olimpia Milano: Quando ritrovo la mia città e il mio ex club è solo per vincere su un campo di basket
Andrea Trinchieri ha rilasciato una lunga intervista a Flavio Vanetti de Il Corriere della Sera.
Questo un estratto.
EuroLeague.
Se guardate l’alta classifica, c’è un intruso: siamo noi del Bayern. Se nell’Eurolega ti guardi indietro con soddisfazione, ti arriva un camion addosso. Però mi tengo stretta la mia squadra, sapendo che ci saranno buoni e cattivi momenti. Nella prestagione sembravamo degli scappati di casa e perdevamo perfino all’oratorio. Questo ha creato un senso di urgenza: ho ribaltato tutto, i giocatori ci hanno creduto.
Sfida a Milano.
Quando ritrovo la mia città e il mio ex club è solo per vincere su un campo di basket. Ci proverò pure stavolta, all’andata perdemmo in volata. Ma subito dopo finirà tutto: se si giocasse davanti al pubblico, conoscerei metà della gente che va al palasport. E questo non posso rinnegarlo.
Poco spazio a Flaccadori.
Perché dovrebbe giocare di più? Forse per campanilismo? Sarei un cattivo coach se utilizzassi un giocatore solo perché parla la stessa lingua. Diego è bravo, ma deve trovare il modo di aiutare la squadra e non viceversa.
Ricambio nel basket italiano.
Sì dei disastri: da un disastro all’altro.