Trieste annuncia la firma di Jarrod Uthoff
L’ala statunitense con esperienza NBA arriva a Trieste dopo tre stagioni in Giappone
La Pallacanestro Trieste porta in Serie A Jarrod Uthoff, ala di 206 cm che ha giocato nella massima serie giapponese nell’ultima stagione con i Yokohama B-Corsairs, dopo aver militato per anni in G-League e aver vestito le maglie di Dallas, Memphis e Washington in NBA.
"L’aggiunta di Jarrod alla nostra organizzazione e alla nostra squadra è motivo di grande ottimismo ed entusiasmo – è stato il commento del GM biancorosso Michael Arcieri – È un giocatore che seguiamo da anni. Un talento d’élite e versatile nel ruolo di ala, che segna da tutte e tre le posizioni e mette una pressione enorme sulla difesa con i suoi passaggi e la lettura del campo. La sua esperienza in NBA, Europa e Asia è inestimabile per il nostro roster, per la sua chimica e per la coesione interna. Porta a Trieste un grande QI cestistico, un’etica del lavoro instancabile, una passione per il gioco e il miglioramento quotidiano, e un desiderio di competere che migliorerà la nostra squadra in modo enorme. Siamo entusiasti di avere Jarrod e la sua famiglia in biancorosso e li accogliamo nella nostra bellissima città con il massimo entusiasmo e calore possibili".
Jarrod, classe 1993, è nato a Cedar Rapids, Iowa, negli Stati Uniti. Si distingue per le sue doti già a partire dal campionato liceale, dove viene insignito del titolo di "Mr. Basketball" dello stato dell’Iowa e "Gatorade Player of the Year" nel suo ultimo anno di high school nel 2011.
Finite le scuole superiori decide di vivere un anno da "redshirt" all’Università del Wisconsin, continuando ad allenarsi, prima di accasarsi definitivamente all’Università dell’Iowa. Nelle tre stagioni dal 2013 al 2016 Jarrod diventa uno dei pilastri degli Hawkeyes dell’Iowa. Durante i suoi anni al college mostra una crescita costante, culminando in una straordinaria stagione da senior.
Le sue statistiche parlano da sole: 18,9 punti di media (secondo nel 2016 nella Big 10) e 6,3 rimbalzi a partita, guadagnandosi il riconoscimento di All-American. Uthoff conclude la sua carriera universitaria posizionandosi al 19° posto nella classifica dei marcatori all-time degli Hawkeyes con 1.298 punti, al 4° posto per stoppate (177) e al 10° per tiri da tre punti realizzati (137).
Si rende elegibile al draft NBA del 2016, ma non viene scelto da nessuna delle franchigie. Alla Summer League di quell’anno gioca con i Sacramento Kings. Sono però i Toronto Raptors a fargli respirare l’aria di NBA, salvo poi spostarlo prima nella controllata in G-League dei Raptors 905 e poi cederlo agli Indiana Mad Ants a inizio 2017. Nel marzo dello stesso anno viene scelto dai Dallas Mavericks, ma in Texas trova spazio solo in 9 partite NBA, prima di essere ceduto prima agli Houston Rockets e poi nuovamente agli Indiana Mad Ants. È qui che il suo talento ha di nuovo modo di esprimersi ad alti livelli: 16,5 punti di media e 8,4 rimbalzi catturati a gara, in 50 partite disputate.
Nel luglio 2018 la prima esperienza oltreoceano, in Russia allo Zenit S.Pietroburgo, dove in VTB United League mette a segno 5,9 punti e poco meno di 4 rimbalzi a partita.
Il rientro negli Stati Uniti l’anno successivo corrisponde ad un altro approdo in G-League con l’affiliata dei Grizzlies, i Memphis Hustle, con i quali disputa 34 partite segnando oltre 19 punti di media. Torna poi al piano di sopra, la NBA, proprio con Memphis, con cui disputa 4 partite. Il COVID obbliga poi allo stop il campionato di G-League e la stagione seguente Jarrod si trova a sostituire Gary Payton II agli Wizard nella bolla di Orlando.
Nella stagione 2020-2021 torna a fare faville in G-League indossando la maglia dei Birmingham Squadron e mettendo a referto 14,9 punti e quasi 9 rimbalzi di media.
Jarrod cambia tutto l’anno seguente, approdando in Giappone nella massima serie del Paese del Sol Levante. Prima i SeaHorses Mikawa poi i Kyoto Hannaryz ed infine gli Yokohama B-Corsairs, con i quali ha disputato la sua ultima stagione. Tre anni vissuti quasi in doppia-doppia di media.