Tonut: “Quando sono arrivato alla Reyer non avrei mai potuto immaginare un futuro del genere”
Venezia ritrova la sua guardia, Stefano Tonut, in versione extralusso.
Venezia ritrova, dopo una mese d’assenza, un superlativo Stefano Tonut. Giocatore fondamentale per la squadra di De Raffaele che, dopo la vittoria con Varese, è stato eletto MVP della sfida, Una serata di assoluto livello, chiusa, nei suoi 31’ in campo, con 21 punti (7/13 dal campo, 6/6 ai liberi), 8 rimbalzi e 6 falli subiti per una valutazione di 24. Ecco le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:
Sulla partita di domenica con Varese.
"Per noi è stata una vittoria molto importante. Ora però siamo già concentrati sulla partita di mercoledì con Trieste. Avremo una serie di match fondamentali per centrare il nostro primo obiettivo che è la qualificazione alle Final Eight di Milano. Era importante ritrovare noi stessi dopo un periodo difficile a causa della tante assenze".
Il traguardo delle 250 partite in maglia Reyer
"È una grande soddisfazione. Quando sono arrivato alla Reyer non avrei mai potuto immaginare un futuro del genere. Gli importanti risultati ottenuti in questi anni con la squadra e a livello individuale hanno contribuito ad un percorso fantastico. Quando ho firmato con Venezia non avrei mai pensato ad un tragitto così esaltante. Questo è il sesto anno e con questa maglia ho fatto tantissime partite. Qui sto benissimo, tutti mi vogliono bene e spero di continuare il più possibile in questo modo".
Sul riconoscimento del premio Pietro Reverbi come miglior giocatore della passata stagione Serie A
"Sono felicissimo di aver vinto un premio individuale così’ importante. Devo però ringraziare il club che ha creduto in me dal primo istante anche passando attraverso momenti difficili come gli infortuni, tutto lo staff tecnico con a capo coach Walter De Raffaele, l’intero staff medico che per me è stato fondamentale in questi anni e tutti i miei compagni che mi hanno aiutato a crescere. Sono soddisfatto di tutte le scelte fatte in questi anni e devo dire che sono stato anche fortunato. Voglio dedicare questo premio alla mia famiglia che mi è stata sempre vicino sia nei momenti di gioia e di vittorie, ma anche nei periodi meno facili.
Sulla continuità incredibile di rendimento in tutte le fasi del gioco che sta ottenendo: attacco, difesa, rimbalzi e assist.
"Le responsabilità in questi anni sono aumentate, sicuramente ogni anno di più. Passo dopo passo sono cresciuto, questa è stata una costante della mia carriera. Ovviamente, come detto, questo comporta più responsabilità e ciò ti porta a fare più cose in campo e non solo fare canestro, ma applicarsi in modo importante in difesa, andare a rimbalzo, coinvolgere i compagni, ma anche solo a livello emotivo. Sono tanti gli aspetti importanti a cui io guardo. Mi ha aiutato molto lo sviluppo fisico. Ho lavorato durante il lungo periodo di stop dovuto al lockdown e anche in estate per potenziare e migliorare la mia fisicità. Tutto questo fa certamente parte della crescita di un’atleta, ma anche della voglia e la costanza di migliorarsi".
Sulla condizione dopo un mese fermo ai box causa Covid-19.
"Ho lavorato molto anche durante il periodo in cui ho avuto il Covid. Nella prima settimana sono stato fermo perché non stavo bene, dopo di che ho cercato di non mollare anche con la testa seguendo per esempio le partite e poi a livello fisico mi sono allenato in maniera abbastanza intesa così da farmi trovare in buone condizioni. Logicamente dopo un mese fuori non sono ancora al 100%, però sto bene".