Steve Kerr spiega i motivi dell’esclusione di Joel Embiid contro il Sudan del Sud

Ha fatto discutere la scelta di Steve Kerr di escludere totalmente Joel Embiid dalla rotazione nella vittoria di Team Usa sul Sudan del Sud.

E’ la seconda volta in due partite che Kerr finisce nel mirino della critica, dato che contro la Serbia aveva riservato lo stesso ‘trattamento’ a Jayson Tatum.

Il coach di Team USA è perfettamente consapevole del clamore che può generare con le sue decisioni, ma in questo momento la sua priorità è vincere la medaglia d’oro.

“Voglio dire, il Sudan del Sud è la squadra che corre di più in tutto il torneo, e quindi il nostro piano era di pareggiare il loro atletismo, dopo aver subito da loro 14 tiri da tre nell’amichevole di Londra. Quindi la strategia per la partita di oggi era incentrata sul cambio sistematico, impedire agli avversari di batterci dal palleggio. Così abbiamo cambiato il quintetto iniziale. E continueremo su questa strada, pronti a fare tutto ciò che serve per vincere ogni partita. Stasera ci è sembrato che fosse la migliore strategia”.

Poi Kerr procede nella spiegazione.

“L’NBA è così popolare in tutto il mondo, la regular season ormai è una specie di soap opera. Ne siamo consapevoli, con i social media che prendono il sopravvento ogni minima decisione diventa un dramma….Anche per questo penso che dobbiamo dare più credito a questi ragazzi. Sono qui solo per vincere una medaglia d’oro. Il bello delle Olimpiadi è che nessuna di queste stronzate ha importanza. E so che tutti ne scriveranno a lungo, ma nessuna di queste cose ha importanza. Cerchiamo solo di vincere ogni partita e di conquistare una medaglia d’oro, ed è una sensazione incredibilmente pura… I ragazzi si impegnano l’uno con l’altro e non si preoccupano di nulla”.

Kerr ha rivelato anche che sia Embiid che Jrue Holiday (fuori dallo starting five, ma impiegato per 15 minuti) torneranno tra i primi 5 per la sfida con Portorico, in programma sabato alle 17.15.