Steph Curry decide la finale con una sfuriata delle sue: In quei momenti la mente si svuota…

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Tra Serbia e Francia Curry ha segnato 60 punti in 63 minuti con un incredibile 17/26 dalla lunga distanza.

Non è da tutti debuttare alle Olimpiadi a 36 anni e risultare anche decisivo nella finale per la medaglia d’oro, ma Steph Curry è abituato alle luci della ribalta e non voleva assolutamente sprecare quella che molto probabilmente sarà la sua prima e ultima partecipazione ai Giochi.


Le sue 4 triple nel finale hanno tolto a Wembanyama e compagni ogni chance di rimonta:




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“Stavo solo cercando di aiutare la squadra a calmarsi, a prendere fiducia”, ha commentato Curry a proposito del primo dei suoi 4 tiri da tre a segno nell’ultimo quarto.


“Volevamo riuscire a costruire buoni tiri, era da un po’ che non avevamo un buon possesso. La prima volta eravamo in vantaggio di tre, l’inerzia era dalla loro parte….. In quei momenti la tua mente si svuota, non ti interessa l’ambientazione, lo scenario o altro. Per fortuna è andata a segno e ci ha tranquillizzato. Da lì abbiamo trovato ritmo e il flusso del nostro gioco è diventato più veloce”.


Per Steve Kerr, suo coach ai Golden State Warriors, non è di certo una novità assistere a queste prestazioni.


“Credo sia una delle partite più belle della sua carriera. I tiri sono stati incredibili. In quelle circostanze, in trasferta, a Parigi, contro la Francia per la medaglia d’oro… è roba da romanzo. Questa è roba da libro di fiabe, ma è quello che fa Steph: gli piace fare il protagonista nei libri di fiabe”.


Tra Serbia e Francia Curry ha segnato 60 punti in 63 minuti con un incredibile 17/26 dalla lunga distanza.


“Cosa provo ora? Un sacco di sollievo….Non è stato facile, ma sono entusiasta. L’esperienza ha superato le mie aspettative, è andata decisamente meglio del previsto”.


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