Steph Curry chiama timeout, ma sono terminati. Kerr con le mani nei capelli

Anche ai più grandi capita di sbagliare, e Steph Curry nella tesissima gara-4 con Sacramento chiama un timeout che non ha con 42’’ da giocare

Anche ai più grandi capita di sbagliare, e Steph Curry nella tesissima gara-4 con Sacramento chiama timeout con 42’’ da giocare. Peccato che gli stessi fossero terminati per Golden State. Questo ha di fatto consegnato ai Kings il potenziale tiro per la vittoria. Poi fallito.




«Non mi ero reso conto che, quando abbiamo perso il challenge, non ci rimanevano più timeout» il commento di Curry. L’allenatore dei Warriors, Steve Kerr, che nel frangente iniziale non pare prenderla benissimo, ha ammesso di non aver informato i suoi giocatori che non avevano più timeout a disposizione.


«[L’allenatore] si è preso la colpa, ma non mentirò: pensavo fosse la giocata più intelligente del mondo – ha detto Curry – Ho guardato la panchina e tutti scuotevano la testa. È stata una situazione sfortunata».


«Non c’è tempo per essere arrabbiati o frustrati – ha poi commentato Kerr – Bisogna solo andare avanti, e i nostri ragazzi hanno fatto così. Abbiamo fatto delle incredibili difese nel finale».


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