Shavon Shields, le partite Top che hanno costruito il record
Milletrecento punti segnati sono il frutto di tante partite, distribuite lungo un arco di tempo di quattro stagioni, di alto livello
Milletrecento punti segnati sono il frutto di tante partite, distribuite lungo un arco di tempo di quattro stagioni, di alto livello. Shavon Shields per superare Bob McAdoo ha sfoderato una lunga sequenza di prestazioni memorabili. Qui abbiamo provato a sceglierne dieci, considerando l’importanza della gara, la difficoltà, il livello dell’avversario il momento ed escludendo – in qualche caso forse ingiustamente – le partite che pur giocate benissimo non hanno determinato la vittoria. È d’accordo anche lui.
1. 2020/21, Playoff, Gara 5: Milano-Bayern 92-89 (34 punti, 5/6 da tre, 5 rimbalzi, 8 falli subiti)
È la madre di tutte le partite. È la gara in cui Shavon Shields ha stabilito il primato personale di punti e valutazione e l’ha fatto con la posta in palio più alta. Solo un giocatore nell’era EuroLeague in maglia Olimpia ha segnato più di 34 punti, Samardo Samuels, ma successe in una gara di routine a Nizhny Novgorod. Shields l’ha fatto in Gara 5 dei playoff. In fondo al traguardo di quella notte c’era la qualificazione alle Final Four 29 dopo la precedente che risaliva al 1992. La serie tra Olimpia e Bayern era stata durissima: Milano vinse Gara 1 rimontando da meno venti nel secondo tempo, con un canestro sulla sirena, da rimessa di Zach LeDay; poi aveva vinto comodamente Gara 2 e perso Gara 3. In Gara 4, l’Olimpia aveva la testa avanti all’ingresso in rettilineo, ma poi il motore si era inceppato, il braccino era diventato corto. Il Bayern aveva rimontato. Proprio a Shields venne sanzionato uno sfondamento determinante che di fatto chiuse la partita portando la serie sul 2-2. Shields in Gara 5 era un uomo in missione, come dicono le cifre, i 34 punti, il 5/6 da tre, gli otto falli subiti da una difesa impotente di fronte alla sua esibizione offensiva, fatta di tiri pesanti, arresti e tiri dalla media, viaggi in lunetta. Per chiudere i conti, in un finale surreale, con una furiosa rimonta del Bayern, sarebbe servita la stoppata di Kyle Hines su Wade Baldwin. Ma l’Olimpia non avrebbe costruito una partita perfetta per 39 minuti se Shields non avesse giocato la miglior partita della sua carriera proprio quel giorno.
2. 2021/22, Playoff, Gara 2: Milano-Efes 73-66 (21 punti, 8/11 da due, 8 rimbalzi, 6 falli subiti)
Altra partita importante, la seconda dei playoff del 2022. In Gara 1, l’Olimpia aveva perso la gara ma soprattutto aveva perso Nicolò Melli. In Gara 2 in sequenza perse sia Malcolm Delaney che Sergio Rodriguez. Con le spalle al muro, Shields segnò un canestro impossibile alla fine del primo tempo, sbloccandosi mentalmente. Nel secondo tempo, ha preso la squadra sulle spalle chiudendo con un’altra prova mostruosa, fatta anche di otto rimbalzi e sei falli subiti, tutte le giocate decisive. L’Efes era la squadra che aveva vinto il titolo l’anno prima e si apprestava a vincerne un altro. Ma quella sera, al Forum, Shields ha giocato uno di quei secondi tempi memorabili, attaccando dal palleggio o segnando da fuori, che l’hanno trasformato in una delle migliori ali d’Europa. Al temine di quella stagione per il secondo anno consecutivo fu nominato nel secondo miglior quintetto di EuroLeague.
3. 2023/24, Milano-Real Madrid 81-76 (27 punti, 5/6 da due, 4/8 da tre, 6 falli subiti)
Contro la prima in classifica in una situazione oggettivamente difficile, tra assenze, difficoltà del momento, giocatori appena rientrati, assetti da ribilanciare continuamente, Shields ha infierito sulla difesa del Real Madrid con la sua seconda prestazione realizzativa di sempre, con la seconda valutazione personale della carriera e i canestri chiave. Shields in questa gara con il Real Madrid non è stato infallibile al tiro da tre (4 su 8), ma ha usato la sua pericolosità perimetrale per avvicinarsi e usare il suo tiro dalla media, dal palleggio o attraverso l’uso del piede perno. In questa gara c’è tutta l’evoluzione di Shields, da giocatore di uno contro uno a esterno in grado non solo di creare dal palleggio ma tirare da fuori con grande continuità. Averlo fatto contro il Real Madrid conferisce uno spessore supplementare alla sua prestazione.
4. 2020/21, Khimki Mosca-Milano 93-102 (26 punti, 6/6 da due, 4/5 da tre)
Era il suo primo anno a Milano. Aveva già giocato due stagioni di EuroLeague in crescendo a Vitoria. Eravamo nella prima parte della stagione. Shields aveva già segnato la tripla della vittoria a Monaco ma dopo una partita normale. A Mosca contro un Khimki che non aveva ancora mollato come avrebbe fatto nell’ultima parte della stagione, Shields giocò una partita offensiva di rara pulizia con 10/11 dal campo, un altro record personale. Quel giorno, l’Olimpia segnò 102 punti e vinse proprio con la forza del suo attacco.
5. 2022/23, Partizan Belgrado-Milano 75-80 (25 punti, 3/4 da tre, 8/8 tiri liberi, 6 falli subiti)
Una partita che evoca anche un po’ di tristezza perché due giorni dopo, a Monaco, Shields si sarebbe infortunato e la sua stagione europea sarebbe stata spazzata via quando la squadra era 3-1. A Belgrado, Shields giocò una gara di energia sovrumana, segnando 25 punti al Partizan di Obradovic ma al tempo stesso difendendo come un ossesso sulla punta di diamante avversaria, il suo amico Kevin Punter. Una prova totale che avrebbe potuto lanciarlo verso una stagione da potenziale MVP, se non si fosse infortunato appunto 48 ore dopo.
6. 2023/24, Milano-Barcellona 74-70 (23 punti, 5 rimbalzi, 5 assist, 7 falli subiti)
Un’altra prova da oltre venti punti per Shields contro la seconda in classifica di EuroLeague. Una partita giocata anche questa con tante assenze ma affrontata con energia, difesa e attacco. Il punteggio finale indica quattro punti di vantaggio, ma la realtà era stata diversa e la gara l’Olimpia l’aveva dominata fin dall’inizio guidando con scarti perennemente in doppia cifra. Il faro è stato lui, non solo con i 23 punti, ma anche i sette falli subiti e i cinque assist, altro indice di maturità, ovvero la capacità di punire i raddoppi con scarichi precisi.
7. 2023/24, Barcellona-Milano 86-90 (19 punti, 5/11 da tre, 4 rimbalzi)
Partita difficilissima, affrontata in piena emergenza, al punto che in quintetto da ala piccola nominale va Pippo Ricci mentre Shields si muove da guardia e, in assenza di Nikola Mirotic, diventa automaticamente il punto di riferimento della difesa del Barcellona. Lui è bravo, con gli spazi chiusi in mezzo all’area, ad aprire la scatola difensiva con il tiro da fuori (cinque triple) senza cali di rendimento. La vittoria è nel cuore di dicembre, forse il miglior mese della carriera di Shavon Shields (18.3 punti per gara con il 50.7% da tre nelle due competizioni complessivamente).
8. 2021/22, Milano-CSKA Mosca 84-74 (17 punti, 6/7 da due, 7 rimbalzi, 5 assist)
Per l’Olimpia dopo le Final Four del 2021 era importante ripetersi. La prima partita della nuova stagione era proprio contro il CSKA, al Forum. Fu una grande prestazione collettiva in cui Shields emerse con la sua capacità di attaccare il ferro e l’area dei tre secondi, di muovere la palla e andare fisicamente a rimbalzo. La giocata chiave fu un rimbalzo offensivo corretto con una tonante schiacciata. Il punto esclamativo sulla vittoria.
9. 2020/21, Zalgiris Kaunas-Milano 64-69 (23 punti, 5/8 da due, 3/6 da tre)
Era l’anno delle Final Four, ma prima di pensare a questo c’era da certificare l’accesso. La partita di Kaunas era considerata cruciale, uno scontro diretto, che avrebbe potuto lanciare definitivamente l’Olimpia in zona playoff. Fu una battaglia difensiva, in trasferta, in un clima caldissimo. In quella gara, Shields emerse al di sopra di tutti proprio in attacco, con il suo gioco dentro-fuori firmando in prima persona la vittoria sprtiacque della stagione.
10. 2023/24, Stella Rossa Belgrado-Milano 71-93 (19 punti, 4/5 da tre, 5 rimbalzi)
Una delle migliori partite della stagione, alla Stark Arena, in cui il giocatore decisivo fu Maodo Lo (32 punti), ma questo è un altro aspetto di Shields da considerare ovvero la capacità di fare la prima ma anche la seconda punta quando c’è qualcun altro ancora più caldo di lui come successe a Belgrado.