Sette anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale su minore: le tappe della vicenda romana
Oggi Il Messaggero riporta della condanna in primo grado a sette anni e mezzo di reclusione di Paolo Traino, ex allenatore della Stella Azzurra Roma
Oggi Il Messaggero riporta della condanna in primo grado a sette anni e mezzo di reclusione di Paolo Traino, ex allenatore della Stella Azzurra Roma. L’accusa è di violenza sessuale su minore.
Secondo l’edizione romana del Corriere della Sera il GUP ha riconosciuto il concorso di colpa della società, respingendo la richiesta di indennizzo al suo ex coach.
Ricostruiamo le tappe di una vicenda terribile.
1998 – Paolo Traino viene trovato a Perugia in possesso di materiale pornografico su minori
2001 – Patteggia sei mesi di carcere per pornografia minorile
2015 – Viene accusato per molestie da otto giovanissimi a Perugia
2017 – La Stella Azzurra Roma gli affida un incarico nel settore giovanile
2017 – Iniziano gli abusi su un giovane tesserato del club capitolino
2018 – Viene condannato a due anni di reclusione per i fatti di Perugia, che si riducono da otto a quattro casi
2020 – Un collaboratore della Stella Azzurra rivela gli abusi alle forze dell’ordine
2022 – La condanna di Perugia diventa definitiva
2022 – La procura di Roma chiude una nuova indagine per presunta violenza sessuale su un altro giovane tesserato della Stella Azzurra Roma
febbraio 2023 – Paolo Traino viene arrestato
luglio 2023 – Arriva la radiazione
La ricostruzione è del Corriere della Sera e de il Messaggero, che riporta anche le uniche parole di Paolo Traino sulla vicenda: «Non mi sono reso conto della gravità della mia condizione».
L’avvocato di Paolo Traino Marco Bisogni: «Purtroppo si tratta di una situazione grave, che andrebbe curata. Una vera e propria patologia, che necessiterebbe di rieducazione. Siamo riusciti a evitare una pena pesante come quella chiesta dal pm, si è tenuto conto del pentimento e della resipiscenza del mio assistito».
Germani Arcangeli, manager della Stella Azzurra Roma che ha sempre respinto l’accusa di aver coperto Paolo Traino, ha ottenuto la messa alla prova per l’accusa di favoreggiamento.