Clamoroso crollo Fortitudo, Vanoli in finale, la terza su tre della stagione

Fortitudo mai in vantaggio, tradita dalla serata no al tiro; la Vanoli maschera l’assenza di Lacey, sontuosa prova di Pecchia

Flats Service Fortitudo Bologna – Vanoli Basket Cremona: 49-69


BOLOGNA – Termina la tribolata stagione della Fortitudo nel giorno del tracollo in Gara 4, nella quale arriva, al 35’, prima del garbage time, sotto di 25 e con soli 37 punti all’attivo. Nella partita in cui la Fortitudo conferma di essere in grado di reggere la sfida a rimbalzo, incappa in una prova accreditata per entrare negli almanacchi statistici: 3/24 da tre, poco meglio da due.


La Fortitudo cede il passo per la finale ad una Vanoli in vantaggio dal primo all’ultimo minuto e che, pur priva di Lacey e di Eboua per l’intero primo tempo in quanto gravato di 4 falli già al 5° minuto, ha gestito con pazienza e lucidità la gara, capitanata dalla sontuosa prova di Pecchia, soprattutto da una prova collettiva difensiva in cui nessuno ha concesso praticamente nulla, consentendole di impadronirsi della partita malgrado una percentuale di realizzazione non da guinness dei primati (38%).


1° QUARTO


La Vanoli conferma la prevedibile assenza di Lacey. Ciò malgrado, al 5’, 8-14, Pacher 9.


Candussi giganteggia sotto il tabellone avversario: al 9’, 14-17, 8 punti per il lungo di casa, da 4 rimbalzi in attacco, oltre a 3 falli subìti da Eboua; enigma autentico per la retroguardia Vanoli.


Al lungo Vanoli viene sanzionato anche un fallo tecnico, per un totale di 4, già al 6° minuto di gioco.


Due tiri liberi realizzati da Pacher sulla sirena, definiscono il parziale della prima sirena: 14-19, malgrado la netta supremazia a rimbalzo messa in campo dalla Fortitudo.


2° QUARTO


Candussi a riposo, e allora è l’ora di Barbante di chiudere il canestro agli avversari, per mezzo di due stoppate consecutive; sul ribaltamento, suo il tap-in del 16-19.


L’effetto Barbante in difesa, induce un paio di clamorosi errori da timore di stoppata di Pacher in appoggio a canestro. I 4 falli di Eboua complicano maledettamente il lavoro di coach Cavina, costretto ad inserire il giovanissimo Ndzie già attorno al 15’.


Tuttavia, la Vanoli non molla la testa della gara, lavorando bene in difesa; Ndzie mette faccia tosta, Pecchia e Mobio si fanno carico con successo della fase offensiva, capitalizzando una buona circolazione di palla alla ricerca paziente della migliore soluzione offensiva.


Squadre all’intervallo sul 26-36, in un primo tempo costellato da innumerevoli errori in appoggio al canestro come anche dalla lunga distanza, da ambo le parti. Vanoli meno peggio rispetto alla Fortitudo, che sconta il disastroso 29% dal campo (1/14) da tre punti, oltre ai soli due punti di Barbante fra tutti gli effettivi partiti dalla panchina. Squadra di casa mai in vantaggio.


3° QUARTO


In avvio di ripresa coach Cavina rischia Eboua, il quale entra ufficialmente in partita; diretta dalla leadership di un Pecchia tuttofare, la Vanoli prende il largo; al 5’, parziale 4-11, 30-47. Time-out Angori.


Musica inalterata, e al 30’ sul tabellone si legge 34-52.


Nel terzo quarto, 0/4 per Banks e ¼ per Aradori, 4/14 di squadra per la Fortitudo.


4° QUARTO


Al 32’ la tripla di Piccoli sigla il +20 Vanoli e pone fine alla partita: 35-55.


Rimane solo da registrare l’aggiornamento del massimo vantaggio ospite: al 33’, 35-58; al 34’, 37-62. Il resto è garbage-time corrisposto con qualche fischio e con l’abbandono del PalaDozza da parte di alcuni tifosi di casa.


Finisce 49-69; la Vanoli è in finale promozione, dopo avere raggiunto e vinto le finali di Supercoppa e Coppa Italia in questa stagione 2022/23.


TABELLINO


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