In attesa di quella vera, visto l’andazzo stagionale, finisce in festa per Bologna. La vittoria è la numero 17 (su 18 match), e stavolta è di quelle pesanti. Treviso s’allontana di 8 punti, 10 potenziali considerate le faccende con la Effe del Palaverde di Ottobre e quest’oggi, e Bologna agguanta quindi già a fine Gennaio una buona fetta di seria A. Lo fa con Cinciarini a banchettare (9/10 al tiro) e con la solita sostanza di Leunen, e nonostante un Hasboruck a tre cilindri. La De’ Longhi, troppo corta per esser vera, concede un americano (forse due), e s’aggrappa alla splendida giornata di Imbrò. Troppo poco per pensare in grande, con la rincorsa frenata fino al -6 del terzo quarto, unico spiraglio di giornata.
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Tolti i primi giri di studio frettolosi ed opachi, s’inizia sul serio sulle sfuriate tutto campo di Rosselli e la facilità di esecuzione di Leunen (9-8). Treviso s’aggrappa ad Alviti; due missili per il timido vantaggio ospite (11-14), prima di sprofondare sotto il colpi di Cinciarini per l’11-0 casalingo a cavallo di quarti. Bologna inizia la fuga (22-14), alimentata da Venuto prima per la doppia cifra (28-18), e Benevelli poi per 33-21 e 38-25 che gasano i 5.500 del Paladozza. La De’Longhi prova a scuotersi con Lombardi, ma alla prima vera pausa, sebbene la mira sia buona, si rimane lontani.
Serve una scossa ospite, e a darla è Imbrò: 7 personali nel quarto avvicinano la De Longhi fino al 59-53 a poche manciate dal terzo stop. Bologna, con i “big” a riposare e con Hasbrouck a litgar col ferro (1/7 fin qui), ma a mettere le palombelle pesanti, riaggiusta tutto nei tre minuti finali: 6-0 con tripla appunto del suo americano ed Effe a tenere immacolato il vantaggio accumulato dieci minuti prima. A far sognare la massima categoria sono due triple di Cinciarini ad inizio ultimo quarto (73-55), la terza (e sono 8/8 dal campo) è di quelle che, virtualmente, tirano giù la saracinesca con ancora tre giri di lancette.
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