Zona e tiro da tre, la ricetta vincente di Tortona contro Reggio
Sono ben 41 le triple tentare dai piemontesi, che hanno tanto da Sanders e Wright. Per Reggio non basta un super Hopkins
Va a Tortona il recupero del match che doveva andare in scena il 26 dicembre e che non si è giocato per le positività nel gruppo squadra piemontese.
La zona dalla prima azione e tanti minuti a Mortellaro (assente Cannon), questo il messaggio di coach Ramondino agli avversari, ma anche ai suoi: sarà una partita in cui non si andrà sul velluto, ma in cui bisognerà lottare dal primo al quarantesimo. Effettivamente la tattica porta i suoi frutti, dato che Tortona rimane avanti per tanti minuti, con un 8-3 come massimo. Reggio dal inizia a carburare dopo qualche minuto, soprattutto quando capisce come attaccare il canestro, ovvero con tagli e occupando il centro dell’area. Il problema per la truppa di Caja è che riesce a capitalizzare poco nel suo momento migliore, che vale il 22-17, ma è un fuoco di paglia, che Tortona spegne subito tornando sul 38-30. Caja però capisce che con questa zona non può fare a meno di Hopkins, che ha letture e una mano migliore del giovane Diouf e proprio cavalcando il lungo USA Reggio ritrova la leadership all’intervallo sul 42-40, con 14 di Hopkins.
Dopo una prima frazione in cui Tortona tira ben 26 volte da tre, la musica cambia solo in parte nel secondo tempo, mentre quello che sicuramente non cambia è il continuo avvicendarsi delle squadre nella leadership del match, ancora 61-60 a fine terzo quarto. Nell’ultimo quarto Tortona prova lo strappo sul 64-72 e ancora sul 71-79 a 4 minuti dal termine, quando Wright va ad appoggiare il suo quattordicesimo punto e Reggio sembra mollare, anche perché dall’altra parte Sanders, 17, e Wright, 18, non scontano nulla alla formazione di casa. Finisce 84-89 per Tortona.