Sergio Scariolo: Canalizzare le emozioni. Chi non ha motivazioni per queste gare vada dal medico
Le parole di Sergio Scariolo e Daniel Hackett alla vigilia della finale di EuroCup
Alla vigilia della finale di 7DAYSEuroCup contro Frutti Extra Bursaspor ha parlato coach Scariolo: "Ci siamo preparati con serietà come sempre. L’equilibrio tra il gestire le emozioni e rimanere concentrati è un fatto molto soggettivo, ognuno in base alla sua esperienza e al suo carattere lo riesce a fare meglio o peggio. Quelli magari che hanno più esperienza possono aiutare gli altri. Sia noi che Bursa siamo due squadre molto diverse rispetto alla regular season, sia come organico che come modo di giocare. Bursaspor è una grande squadra, con grandi tiratori e con un ottima sistema offensivo: ognuno conosce il suo ruolo. Giocano fuori casa allo stesso modo delle gare in casa. Aspettarsi cose facili domani sarebbe da ingenui. Noi durante la stagione siamo sempre stati abbastanza compatti: abbiamo avuto un sacco di vicissitudini e infortuni e proprio lì sta la ragione per la quale siamo qui ora. Dobbiamo scendere in campo con in testa tutti i dettagli della gara, poi se uno non ha motivazioni per questo tipo di partite deve andare dal medico: bisogna canalizzare bene le emozioni tramite l’attenzione da mettere in campo, che aiuta a svuotare la mente."
Ha parlato anche Daniel Hackett: "Le sensazioni sono positive, volevamo giocare questo tipo di partita e giocare per un trofeo. Nonostante il format dell’EuroCup siamo riusciti a trovare un’ottima chimica negli ultimi mesi. Bursaspor è una squadra con tanto talento, dovremo fare il nostro meglio per portarla a casa. Quello che abbiamo in questi playoff ci ha fatto andare avanti e ci ha permesso di giocare domani davanti ai nostri tifosi. Siamo una squadra consapevole, ci sono giocatori che hanno già alzato dei trofei: questa squadra aveva già un’ottima base di giocatori vincenti, la chimica e il lavoro di questi mesi ha facilitato il tutto. Ma rimaniamo umili e facciamo il nostro lavoro. Ogni finale porta un po’ di sana adrenalina, se non c’è questo non sei portato per questo tipo di partite. Aiutare i compagni meno esperti? Una volta che vai in campo, ti butti su un pallone o tiri una bella ‘briscola’ a qualcuno la paura passa. Quando ho giocato la finale di Eurolega Micic mi diede una bella botta e lì ho capito che stavamo giocando una finale. Anche i nostri giocatori giovani qui hanno vinto e hanno le giuste motivazioni per affrontare questa partita."