Sergio Rodriguez, un passo verso la storia: la prossima sarà la partita di Euroleague numero 300

Nuovo traguardo nella carriera del Chacho

Aveva 18 anni, indossava il numero 11 e giocava nell’Estudiantes Madrid che l’anno prima aveva raggiunto la finale del campionato spagnolo. Sergio Rodriguez era già Chacho, ma non aveva ancora creato la cultura del Chachismo. Era il 4 novembre del 2004. Giocò la sua prima partita di EuroLeague, a Istanbul, Abdi Ipekci Arena. L’Efes vinse 81-72. Il titolare del ruolo all’Estudiantes era Nacho Azofra. Lui giocò 15 minuti e segnò tre punti. La prima tripla della sua carriera. Adesso ne ha quasi 500. Quindi è stata in qualche modo profetica anche se a quei tempi Sergio Rodriguez era un fantasista ma era non ancora il tiratore che è diventato in seguito.


Questa è la dodicesima stagione di EuroLeague per Sergio Rodriguez, ma soprattutto gli vale il traguardo delle 300 partite giocate. Il playmaker nativo di Tenerife ha giocato una stagione all’Estudiantes Madrid, sei al Real Madrid, due al CSKA Mosca e due a Milano. E’ il nono giocatore della storia con almeno 300 presenze in EuroLeague, il quarto spagnolo dopo Felipe Reyes, Juan Carlos Navarro e Sergio Llull. A livello statistico, Sergio Rodriguez è in grado di tagliare presto altri traguardi significativi: attualmente, è il terzo di sempre nei canestri da tre punti, una posizione che da qualche tempo si scambia con i suoi ex compagni di squadra Sergio Llull e Rudy Fernandez. Tuttavia, Chacho vanta 497 triple in carriera, quindi è ad appena tre bombe da quota 500, una soglia oltrepassata solo dallo stesso Navarro e Vassilis Spanoulis. Tra l’altro, a livello di primi cinque di sempre, Rodriguez è il più preciso, oltre il 39% in carriera. Chacho è anche il terzo di sempre negli assist e il settimo nei punti. In due anni, è diventato anche il primo di sempre in maglia Olimpia negli assist in EuroLeague.


Ma tutto cominciò appunto nel novembre del 2004 a Istanbul, con il numero 11 e la maglia dell’Estudiantes. Tre turni più tardi, partì in quintetto per la prima volta in EuroLeague, a Zagabria contro il Cibona. Nel girone di ritorno, contro l’Efes ma a Madrid, per la prima volta andò in doppia cifra e sempre contro il Cibona segnò il primo "over 20" della carriera all’11° apparizione. Quell’anno giocò 14 partite. Per raggiungere quota 15 avrebbe dovuto aspettare il 2010, perché l’anno seguente l’Estudiantes non si qualificò per l’EuroLeague e nel 2006 volò verso la NBA. Il suo è stato un percorso straordinario, ma non ancora terminato durante il quale ha vinto due titoli europei e il titolo di MVP nel 2013 partendo ogni volta dalla panchina. Non fosse andato nella NBA – dove ha giocato un’altra stagione, tra Madrid e Mosca – con altre quattro o cinque stagioni probabilmente sarebbe già attorno al traguardo, mai tagliato da nessuno, delle 400 presenze.


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