Sergio Rodriguez: Tornare in campo? Ora non possiamo pensare a questo

Il play di AX Armani Exchange Milano Sergio Rodriguez: Stare con la famiglia è una benedizione. Ettore Messina è persona coerente e ha capito

Il play di AX Armani Exchange Milano Sergio Rodriguez ha rilasciato una lunga intervista a Marca. Ecco alcuni passaggi:

SULLE ULTIME USCITE STAGIONALI PRIMA DELLO STOP

«Alla fine di febbraio la situazione a Milano stava già peggiorando, anche se la testa mi consigliava cautela. C’era una bassa percentuale di infetti sui 16.000.000 di cittadini in Lombardia, ma stava crescendo, e alla fine tutto è crollato. Questo ci ha fatto capire la gravità della situazione, ma abbiamo dovuto continuare ad allenarci perché EuroLeague non si fermava».

SULL’ESIGENZA DI LASCIARE MILANO

«Avessi avuto tutta la famiglia con me, sarei rimasto a Milano. Ma dopo EuroLeague abbiamo avuto quattro giorni liberi per le finestre Fiba, e siamo andati alle Canarie. Uscita la notizia della diffusione dell’emergenza in Italia, il 23 febbraio hanno chiuso le scuole. Così sono tornato da solo a Milano mentre la mia famiglia è rimasta ad Alicante».

SULLA POSSIBILITA’ DI LASCIARE MILANO

«Il via libera del club è stato un sollievo dopo la quarantena. Stare con la mia famiglia è una benedizione, nonostante il gatto che in Spagna non si possa comunque uscire di casa, e la situazione sia simile a quella di Milano. Ettore Messina è stato molto comprensivo, importante avere persone coerenti che capiscano il momento».

SUL POSSIBILE RITORNO IN CAMPO

«Ora non possiamo pensare nulla. Dobbiamo sperare con forza che tutto si risolva. Non possiamo chiederci tra quanto torneremo in campo, perché le aspettative genererebbero altra delusione. Possiamo solo stare a casa e sostenere chi lavora. Pensiamo al presente, poi ci sarà tempo per valutare il resto».

Qui la trascrizione integrale dell’intervista.