Semaj Christon: Con la mia leadership cercherò di essere un secondo coach
La presentazione di Semaj Christon ai tifosi e alla stampa, chiude il trittico delle conferenze del mercato estivo di Pallacanestro Brescia
La presentazione di Semaj Christon ai tifosi e alla stampa, chiude il trittico delle conferenze del mercato estivo di Pallacanestro Brescia. Semaj completa così il cerchio dopo le presentazioni di Burnell e Bilan.
È subito il nuovo play della Germani a prendere la parola: "Sono molto contento di essere qui, e per ora mi sto divertendo. L’obiettivo di questi primi giorni è quello di tornare in forma il prima possibile. Per il resto qui a Brescia mi trovo bene e il coaching staff e i miei compagni di squadra sono fantastici".
Passando il microfono ai giornalisti, ecco arrivare la prima domanda su Tortona e la passata stagione. Brescia quest’anno assomiglia alla Tortona dell’anno scorso? "Tortona l’anno scorso è stata molto forte anche per il fatto di non giocare le coppe e disputare così una sola partita a settimana. Quest’anno Brescia sembra molto forte sulla carta e non disputerà le coppe, quindi penso che faremo bene, con una partita a settimana avremo tempo di pensare appunto alla singola partita e focalizzarci su di essa. Avremo così molto tempo per lavorare durante la settimana. Faremo bene perché siamo un bel gruppo di ragazzi e siamo pronti per giocare e per competere".
Per quanto ti riguarda: leadership, playmaking, creator, combo guard. In che cosa ti identifichi di più? "Potrei dire nel ruolo di point guard, un leader, un vincente. Il mio obiettivo è di provare ad essere un secondo coach all’interno del campo aiutando il nostro coach a bordocampo, ad effettuare le scelte migliori. La cosa più importante sarà tenere unito il gruppo e seguire gli ordini di Coach Magro cercando di fare il mio lavoro al meglio delle mie possibilità".
Passando all’esperienze precedenti, ecco arrivare la prima domanda sulla lunga carriera di Semaj: Hai giocato e vinto uno scudetto in Spagna, c’era un giocatore italiano che rincontrerai quest’anno in serie A (Achille Polonara), che cosa ci puoi raccontare di quella parte di stagione che hai giocato e di quella vittoria in un periodo particolare come quello del Covid? "Si era durante il Covid quando giocavo in Spagna, mi è piaciuto giocare lì. Nessuno sapeva cosa stava succedendo con il Covid ma essere in Spagna e giocare in Eurolega con certi avversari e compagni di squadra mi ha insegnato molto e sono cresciuto, è stata una bella esperienza. Non la cambierei, a parte il covid. Per quanto riguarda invece Achille Polonara è un buon giocatore ed un bravo ragazzo, sono contento di rincontrarlo, saremo avversari e quando ci sarà da competere lo faremo. Anche Tornike Shengelia, ho giocato anche con lui. Anche lui è una bravissima persona, ma quando siamo in campo entrambi vogliamo vincere la partita".
Hai giocato in diversi paesi, se dovessi fare un paragone con le esperienze precedenti e con quello che hai trovato qui in Italia a Pesaro e Tortona, cosa ti piace di più della Pallacanestro Italiana rispetto alle altre europee? "Ottima domanda, probabilmente lo stile di gioco. Ho giocato in diversi paesi e lo stile di gioco che abbiamo qui in Italia penso si adatti molto alle mie caratteristiche. Sei arrivato in Italia alla tua prima esperienza europea con Pesaro, che sarà l’avversaria della Germani nella prima giornata del campionato di LBA. Da quel momento a oggi quanto è cambiato Semaj Christon e quanto hai costruito in tutti questi anni? "Sono decisamente cresciuto molto, sono diventato molto più bravo, molto più intelligente. Ovviamente si trattava della mia prima esperienza in Europa quindi per me era tutto nuovo a Pesaro, come lo stile di gioco ma non solo. Non vedo l’ora di tornare a Pesaro per affrontarli, l’obiettivo sarà quello di batterli e portare a casa i due punti".
Ultimo acquisto del mercato estivo, come è arrivata la decisione di unirsi alla Pallacanestro Brescia? "Non c’è stato nulla di speciale, io e il coach abbiamo fatto una lunga chiacchierata ed ero sicuro di venire qui a Brescia. Ho scambiato due parole con Jason Burnell e altri giocatori della squadra ma non avevi dubbi sulla mia scelta".
Per chiudere ecco la domanda sulla prima impressione avuta sullo coaching staff e sulla possibilità di visitare la città di Brescia: "Il coaching staff qui è fantastico, mi stanno aiutando ad imparare il più velocemente possibile il sistema di gioco che utilizzano. Sui compagni di squadra e lo stile di gioco, lo conosco bene e lo apprezzo avendo giocato l’anno scorso contro Brescia. Per quanto riguarda la città non ho ancora avuto modo di visitarla e di godermi le sue bellezze perché siamo stati molto impegnati con gli allenamenti".