Sardara a BasketUniverso: “A Burgos dovrebbero farci cittadini onorari, esigo delle scuse”

Il presidente della Dinamo torna sulla discussa trasferta di Champions League in terra spagnola in piena emergenza Coronavirus.

Intervistato da BasketUniverso, il presidente del Banco di Sardegna Sassari Stefano Sardara è tornato sulla discussa partita di Champions League giocata in Spagna contro il San Pablo Burgos, nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus.

“Quando siamo partiti per la Spagna abbiamo immaginato un viaggio un po’ più sereno: stavamo andando in una zona meno ‘infestata’ e quindi pensavamo di essere al sicuro, oltre al fatto che ci aspettavamo che la Spagna fosse più attrezzata perché loro avevano la nostra esperienza (…) Appena arrivati a Burgos abbiamo scoperto che si trattava dell’epicentro del contagio in Spagna: la sera stessa hanno fatto una festa di paese grandissima, con centinaia di quelle persone che poi il giorno dopo sarebbero venute a vederci al palazzetto. A quel punto ho segnalato a loro e alla Champions League che non avrei voluto giocare a porte aperte, con 10mila persone attese. Sarebbe stato un suicidio. Mi è dispiaciuto che le autorità che non conoscevano il fatto e poi non ho accettato per niente le parole dell’allenatore della squadra spagnola. I tifosi potevano pure non sapere di cosa stavamo parlando, non li giustifico ma non li voglio condannare nemmeno, però non ho accettato le dichiarazioni del coach. Da parte sua esigo delle scuse ufficiali nei confronti di tutta l’Italia. Dovrebbero farci cittadini onorari a Burgos. Se avessero portato 10mila tifosi quella sera probabilmente oggi i loro dati sarebbero di molto superiori!”, ha detto Sardara.

Fonte: BasketUniverso.