Sandro Santoro: Si è trattato di un fatto isolato in un contesto di assoluta tranquillità
Riportiamo di seguito le dichiarazioni rilasciate dal general manager dell’Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù, Alessandro Santoro
Riportiamo di seguito le dichiarazioni rilasciate dal general manager dell’Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù, Alessandro Santoro, in un’intervista rilasciata in queste ore al quotidiano La Provincia di Como.
<Ci prepariamo ad affrontare Gara 3 con la Giorgio Tesi Group Pistoia già sul 2-0. Significa che abbiamo acquisito un vantaggio non scontato contro un avversario ostico che a Pistoia sa bene di dover fare la gara perfetta per poterci battere – sottolinea -. Noi dovremo continuare a lottare in ogni momento e rimanere concentrati per 40 minuti, pensando che ogni pallone conquistato e ogni azione ben eseguita può risultare determinante>.
Santoro si sofferma anche sulla sospensione di due giornate per l’episodio avvenuto al termine di Gara 2.
<Si è trattato di un fatto isolato in un contesto di assoluta tranquillità, commesso in un momento in cui niente lasciava prevedere criticità. Su questo aspetto si è basato il nostro ricorso, portato all’attenzione della Corte Federale d’Appello in modo dettagliato e in tempi ristrettissimi – precisa -. La società, con il supporto dei propri legali, ha prodotto il massimo sforzo per ottenere il massimo del risultato. Purtroppo, si è tenuto conto di un precedente specifico che ci ha penalizzato al momento della decisione del giudice. Non sprecheremo una stagione per un atto isolato compiuto da un idiota che non può essere accostato a Pallacanestro Cantù e tantomeno ai suoi tifosi, che hanno sempre mostrato un tifo appassionato, ma sostanzialmente corretto. Quanto successo l’altra sera è una variabile imprevedibile>.
La solidarietà nei confronti di Gabriele Benetti.
<Massima solidarietà a lui e a Pistoia. Per lui non è stato un momento facile da vivere, considerato che facciamo sport e questo deve essere sempre la priorità – puntualizza -. Chiunque abbia compiuto quel gesto scellerato dovrebbe pentirsi e chiedere scusa e dovrebbe farlo per tutti i tifosi, per Pallacanestro Cantù e per i sacrifici compiuti da coloro che, ognuno per la propria parte, hanno lavorato per essere qui oggi a giocarci la promozione in Serie A in queste sfide dei playoff. Il responsabile dovrebbe farsi avanti. Noi, come Club, abbiamo inoltrato alle Forze dell’Ordine tutti i filmati in nostro possesso>.
Per quanto riguarda gli eventuali campi neutri, non c’è nulla di ufficiale.
<Decideremo il da farsi in seguito, ma una cosa voglio che sia chiara. Potremmo giocare anche sulla luna: quella sarà la nostra casa. Metteremo in campo tutte le forze e le idee disponibili per fare in modo che il nostro fattore campo resti il più possibile inalterato. Il resto lo dovrà fare il nostro senso di appartenenza, perché la nostra casa più bella la creiamo noi ovunque ci troviamo>.