Sacripanti a Pesaro: “Un foglio bianco da scrivere”
Stefano “Pino” Sacripanti torna a Pesaro per la presentazione ufficiale in una sala comunale piena di tifosi. Tanti i temi: la squadra, lo staff, la serie A2
Pino 2, il Ritorno
Pino Sacripanti si ripresenta al timone della Vuelle dopo 16 anni, in una sala consiliare del comune di Pesaro gremita di tifosi: "Non ho appunti scritti e vi devo dire che non lo faccio per piaggeria, ma la mia scelta è stata dettata sicuramente dall’aver parlato col CDA, però sono onesto, anche una parte affettiva ha contribuito moltissimo. Quando sono andato via per la prima volta di casa da Cantù dopo tanti anni, venni qui a Pesaro. Mi avete accolto benissimo e mi siete rimasti sempre nel cuore. Anche in questi giorni ho avuto tanti messaggi di persone care che mi aspettavano qui. E’ un grandissimo senso di responsabilità rappresentare questa comunità e questa città legata con grande amore alla pallacanestro che per voi non è solo un gioco, ma qualcosa di più. Quando ho letto che ero uno dei possibili candidati mi sono sentito onorato e poi quando ho avuto i primi incontri, ho capito che avremo una programmazione molto chiara. C’è un foglio bianco da scrivere. Non sono tanto bravo a nominare i ruoli e i nomi: GM, direttore sportivo o altro. Ho sempre costruito le squadre partecipando in maniera forte. Ci tenevo a ribadire che quando ho parlato col nuovo presidente, si sentiva questa grande voglia di serietà di riportare Pesaro dove merita. Questo mi dà grande responsabilità, ma è grande anche il piacere di farlo. Mi sembra di essere tornato a casa. Sono stato tanto in Campania, ma vengo da Cantù e il gemellaggio tra tifoserie con Pesaro mi ha fatto sentire ancora di più questo grande affetto.
La squadra che verrà
“Partiamo da un giocatore molto interessante che è Maretto e poi avremo altri spot da riempire. C’è un lavoro grossissimo da fare in un campionato che non è quello che avete vissuto nelle ultime stagioni. Io ho fatto solo una stagione reale in serie A2 e so che è un campionato molto diverso. Gli stranieri sono importanti perché devono fare la differenza, ma gli italiani hanno una grande centralità. Ho avuto un incontro personale con Cinciarini e mi sono sentito al telefono Mazzola. Entrambi si sono resi disponibili con noi per avere un proseguimento con Pesaro. Ho avuto anche molto piacere per un messaggio che mi ha inviato Leo Totè appena hanno ufficializzato il mio ritorno a Pesaro, ma né la sua agenzia, né quella di Visconti per ora hanno dato disponibilità alla trattativa. C’è in questi giorni un lavoro ininterrotto e quotidiano per parlare con qualsiasi agenzia di qualsiasi giocatore. Spero di trovare i giocatori il prima possibile in un mercato non facile. Il nome della Vuelle conta molto agli occhi dei giocatori. Ci siamo dati degli obiettivi. Dobbiamo essere bravi e fortunati nell’avere il consenso di alcuni giocatori. Non c’è ancora una struttura e una linea precisa. Dai primi colpi che faremo si delineeranno poi gli americani e la panchina. Su Stazzonelli ancora dobbiamo decidere. Si è parlato con la sua agenzia, proprio ieri nel prepartita di Cantù-Trieste. Vedremo. Lui ha giocato a Monza-Brianza, vicino a me. L’ho seguito, vedremo. Il punto di partenza è Maretto. L’altro esterno che potremo mettere deve essere ben conscio del suo ruolo e deve essere funzionale e quello che ci serve.""
Riforma del campionato di A2
"La riforma dei campionati, che fa passare da 28 a 20 squadre restringe la scelta di italiani buoni. Brindisi, Pesaro e le due finaliste che perderanno la finale sono molto importanti. Verona, Udine, rieti. Un gruppo numeroso che farà campionato importante. C’è la novità che giocheremo 38 partite. Se non Sali diretto ci saranno anche i playoff. Il campionato sarà molto impegnativo, ma noi siamo ben consapevoli di questo"
Staff tecnico
"Il buon Baioni che ci ritroviamo dopo 15 anni, mi ha fatto presente tutto quanto e sarà presente con noi, così come Pentucci, Venerandi e ci siamo. Lo staff medico è storico e bravissimo. Adesso inizia un lavoro molto forte anche di staff, per capire i giocatori e le gerarchie. Al di là del ruolo ha un significato molto particolare stare vicino a Walter Magnifico. E’ stato con me tanti anni nella nazionale Under 20. Abbiamo vinto la medaglia d’oro assieme. Mi prendo tante responsabilità, ma ho veramente bisogno anche del suo aiuto, perché uno come lui credo possa essere molto importante e di esempio per i giocatori."