Quale futuro per Simone Fontecchio? James L. Edwards III di The Athletic non ha dubbi: l’ala azzurra resterà ai Detroit Pistons.
Il contratto di Simone Fontecchio
Simone Fontecchio ha firmato nell’estate 2022 un biennale da 6.25 milioni di dollari interamente garantiti. In estate ha una qualifying offer da 5.2 milioni di dollari.
Il futuro
Secondo Edwards: «Chiunque deciderà quest’estate, confermerà Fontecchio. Ne sono certo. Ha persino parlato come se sapesse che tornerà l’anno prossimo e che non vede l’ora di continuare la sua carriera con i Pistons.
Credo che Fontecchio riceverà un contratto simile a quello di Luke Kennard dai LA Clippers (quattro anni/ 56 milioni di dollari) o a quello di Bogdan Bogdanović dagli Atlanta Hawks (quattro anni/ 68 milioni di dollari). Una via di mezzo».
JJ Redick in corsa per la panchina degli Charlotte Hornets. Lo riferisce Shams Charania.
15 anni di NBA alle spalle, prodotto di Duke, negli ultimi anni Redick è diventato apprezzato commentatore tv. Ora i colloqui con gli Hornets per il grande salto.
The Charlotte Hornets are interviewing JJ Redick for their head coaching job, sources tell @TheAthletic@Stadium. The 15-year NBA veteran and former Duke star has shown an interest in making a coaching jump in recent years.
I Miami Heat sono considerati in una posizione favorevole per acquisire una stella della NBA nel prossimo futuro, sfruttando il loro arsenale di risorse e l’attrattività che l’organizzazione esercita sugli All-Stars della lega.
“Miami è sempre in una posizione vantaggiosa, specialmente se si tratta di giocatori con poco tempo rimasto sul loro contratto”, ha dichiarato Adrian Wojnarowski prima della sconfitta dei Heat contro i Boston Celtics in Gara 1.
“Un anno o due. E dicono alla loro squadra: ‘Voglio essere scambiato agli Heat, e se non mi mandate a Miami, diventerò un free agent e andrò altrove. Non scambiatemi con quella squadra o quell’altra.’
Sebbene Wojnarowski non abbia menzionato specificamente nessun nome, un giocatore che sembra adattarsi alla descrizione è Donovan Mitchell.
Il destino di Darvin Ham sulla panchina dei Los Angeles Lakers non sarà deciso in questi NBA Playoffs 2024.
Il coach gialloviola dovrebbe mantenere il suo posto sulla panchina nella prossima stagione anche in caso di eliminazione al primo turno nella serie con i Denver Nuggets.
So, don’t the messenger, but I’ve been asking around and that vast majority of people I’ve spoken to think Darvin Ham will be back next year, even if the Lakers lose in the first round.https://t.co/q9Ei7fA8aQpic.twitter.com/8WjhwlJeOd
Jordi Fernandez sarà affiancato da Steve Hetzel sulla panchina dei Brooklyn Nets.
Hetzel ha trascorso le ultime tre stagioni a Portland con Chauncey Billups dopo gli anni con Steve Clifford a Orlando e Charlotte.
Steve Hetzel will be joining Jordi Fernandez’s new Brooklyn Nets coaching staff as an assistant, sources tell ESPN. Hetzel spent the past three seasons in Portland with Chauncey Billups after stops under Steve Clifford with Orlando and Charlotte.
Il percorso di Tobias Harris con i Philadelphia 76ers sembra essere giunto al termine, come peraltro auspicano molti tifosi.
Diversi dirigenti NBA ritengono probabile che Harris possa finire ai Detroit Pistons nella free agency, anche se avrà altre offerte.
Harris, veterano al tredicesimo anno e con medie di carriera di 16.3 punti e 6.2 rimbalzi, non ha avuto l’impatto sperato a Philadelphia, e potrebbe essere additato come responsabile in caso di un’uscita precoce dai playoff quest’anno.
Il futuro di Andrew Wiggins con i Golden State Warriors sembra incerto dopo una stagione frustrante. Dopo la conferenza stampa del GM Mike Dunleavy e del coach Steve Kerr, appare evidente che non c’è un impegno deciso a mantenere Wiggins, nonostante si parli di rinnovare contratti importanti come quello di Klay Thompson.
Wiggins, che ha ricoperto il ruolo di ala piccola titolare per più di tre stagioni, è stato sorprendentemente trascurato nelle discussioni, mentre si è posto l’accento su giocatori come Jonathan Kuminga e Moses Moody, entrambi in attesa di estensioni contrattuali.
Kerr ha sollevato dubbi su Kuminga come possibile ‘3’, sottolineando la necessità di migliorare le sue capacità in quella posizione.
Il contratto di Wiggins, che prevede tre anni e $84.7 milioni rimanenti, con un’opzione del giocatore per l’ultimo anno, sembra conveniente quando Wiggins gioca bene, ma eccessivo quando non è in forma.
Il suo nome è spesso circolato in discussioni di mercato, e sembra probabile che continuerà a farlo nei prossimi mesi.
Nonostante il desiderio espresso da compagni di squadra e staff tecnico affinché Klay Thompson rimanga, sembra che non ci siano stati progressi significativi nei negoziati per il rinnovo del contratto con i Golden State Warriors.
Al termine della stagione NBA 2023-24, che ha visto i Warriors uscire ai play-in contro i Sacramento Kings, Thompson si appresta a diventare un free agent senza restrizioni quest’estate, dopo aver concluso l’ultimo anno del suo contratto quinquennale da 190 milioni di dollari firmato nell’estate del 2019.
Secondo quanto riportato da Zack Lowe di ESPN, tra l’entourage di Thompson e la squadra non si sono registrati colloqui “sostanziali” da mesi, nonostante l’interesse manifestato da altre squadre nella free agency.
I negoziati sembrano essere stati un peso per Thompson, come riferito da Kendra Andrews di ESPN lo scorso novembre, il che potrebbe spiegare la lunga assenza di discussioni approfondite.
Come potrebbe essere strutturato un nuovo contratto per Thompson? Lowe suggerisce che l’estensione di contratto di quattro anni per 135 milioni di dollari firmata da Jrue Holiday con i Boston Celtics potrebbe servire da modello per un accordo tra Thompson e i Warriors.
Nonostante sembri improbabile che Thompson giochi altrove la prossima stagione, esiste la possibilità che le parti non riescano a trovare un accordo. Con l’inizio della free agency NBA fissato per il 1° luglio, a Thompson e ai Warriors restano circa due mesi e mezzo per raggiungere un’intesa.
I Dallas Mavs sono un team da non sottovalutare nella corsa a Klay Thompson nella prossima free agency, secondo quanto riferito da Sam Amick di The Athletic.
Il reporter indica anche gli Orlando Magic tra i team che potrebbero offrire un contratto al 34enne tiratore dei Warriors.
Ai Mavs Thompson diventerebbe il bersaglio preferito per le invenzioni di Luka Doncic e Kyrie Irving.
Grayson Allen ha recentemente firmato un’estensione di quattro anni e 70 milioni di dollari con i Phoenix Suns, un tipo di accordo che con ogni probabilità verrà utilizzato come punto di riferimento nella trattativa tra Thompson e l’unico team della sua carriera NBA.
Quanto ha guadagnato in carriera Klay Thompson con i Golden State Warriors? Andiamo a scoprirlo.
Con questa stagione termina il quinquennale da quasi 190.000.000 di dollari firmato da Klaay Thompson con i Golden State Warriors nel 2019. Una media di 38 milioni di dollari a stagione, anche se in questa annata l’incasso è stato di poco superiore ai 43. Tutto, totalmente, garantito.
In 13 stagioni, Klay Thompson ha incassato in tutto 266 milioni di dollari con i Warriors, vincendo 4 titoli da protagonista. Ha infatti siglato due quadriennali: da 9 milioni di dollari nel 2011, da quasi 69 nel 2015.
Klay Thompson per la prima volta dall’anno da rookie non ha visto il canestro. In quella che potrebbe essere stata l’ultima partita con la canotta dei Warriors, lo Splash Brother non è stato all’altezza del suo soprannome nella sconfitta dei Golden State Warriors nei play-in per 118-94 contro i Sacramento Kings.
Klay Thompson goes 0-of-10 shooting in Sacramento elimination game and exits to an unknown Warriors future. Here he is walking off the court. Largest GSW offseason question is whether he will wear this jersey again. pic.twitter.com/UEhaufsc0W
Thompson, che diventerà free agent, ha concluso con 0 su 10 dal campo e 0 su 6 da tre punti. Nella sua prima stagione con i Warriors, Thompson era rimasto a secco tre volte, giocando 11 minuti in ognuna di queste gare e facendo 0 su 2, 0 su 1 e 0 su 2, secondo StatHead.
Steve Kerr on Klay Thompson: “I love Klay so much. What he’s meant to me in the 10 years we’ve been together. I’ve watched him the last couple of years, fighting the feeling of devastation from the injuries. I’ve watched him this year flip his season around with his approach.” pic.twitter.com/PjKq6vCzb9
Così Steve Kerr nel dopogara: “Voglio molto bene a Klay. Per quello che ha rappresentato per me nei 10 anni in cui siamo stati insieme. L’ho visto negli ultimi due anni combattere la sensazione di devastazione dovuta agli infortuni. Quest’anno l’ho visto ribaltare la sua stagione con il suo approccio”.
Warriors coach Steve Kerr on Klay Thompson: “We need Klay back… He’s still got good years left… I know I speak for everybody in the organization, we want him back… What Klay has mean to this franchise and as good as he still is, we desperately want him back.” pic.twitter.com/Aw7P6lRpTX
E sul futuro: “Abbiamo bisogno di riavere Klay… Gli restano ancora anni buoni… So che parlo a nome di tutti i membri dell’organizzazione, lo rivogliamo… Quello che Klay ha significato per questa franchigia e per quanto sia ancora forte, lo rivogliamo disperatamente”.
Riassetto in casa Detroit Pistons. La franchigia è alla ricerca di un nuovo president of basketball operation ma manterranno Troy Weaver nei loro quadri dirigenziali come GM.
Weaver è stato assunto dai Pistons nel 2020 dopo una lunga esperienza agli Oklahoma City Thunder.
I Brooklyn Nets hanno scelto il loro nuovo head coach. Jordi Fernandez sarà il successore di Kevin Ollie, che aveva assunto il ruolo ad interim dopo l’esonero di Jacque Vaughn durante l’All Star Game.
Fernandez, assistente capo dei Sacramento Kings, è stato selezionato al termine di una ricerca durata un mese, durante la quale Sean Marks, general manager dei Nets, ha valutato numerosi candidati.
A 41 anni, Fernandez porta con sé un’esperienza significativa, avendo lavorato a Denver sotto Michael Malone e come parte dello staff di Mike Brown ai Kings, dove ha contribuito a rivitalizzare la squadra.
La sua recente esperienza come allenatore della nazionale canadese alla Coppa del Mondo FIBA 2023, dove ha ottenuto una medaglia, ha ulteriormente rafforzato la sua reputazione.
Chauncey Billups sarà l’allenatore dei Portland Trail Blazers nella prossima stagione, come confermato dal GM della franchigia Joe Cronin nella conferenza stampa di fine stagione. I Blazers continueranno il sodalizio con l’ex MVP delle Finals 2004 (e fresco di nomina alla Basketball Hall of Fame), che in tre stagioni ha portato i Blazers a collezionare un record di 81 vittorie e 165 sconfitte.
La ricerca di un nuovo responsabile delle basketball operations in casa Detroit Pistons avrebbe già un candidato di tutto rispetto: è il GM dei Milwaukee Bucks Jon Horst, secondo quanto riferisce Marc Stein. Nativo del Michigan e già in passato a Detroit, Horst è stato Executive of the Year nel 2019 e ha costruito la squadra vincitrice del titolo nel 2021.
Un 2023/24 con pochissime gioie e molti dolori – 14-68 il record finale – porterà a novità dirigenziali in casa Detroit Pistons. Shams Charania di The Athletic riferisce di come la franchigia stia cercando un nuovo responsabile delle basketball operations, nel ruolo di presidente.
Milwaukee Bucks alle porte – gara 1 prevista domenica – della serie di primo turno contro gli Indiana Pacers dopo un deludente finale di stagione. La grande domanda dei prossimi giorni è relativa all’impiego di Giannis Antetokounmpo e al suo smaltire l’infortunio al polpaccio sinistro accusato contro i Boston Celtics.
La franchigia ha ufficialmente indicato Antetokounmpo come “doubtful” e secondo Shams Charania è reale la possibilità di saltare l’inizio della serie contro la squadra allenata da Rick Carlisle.
La guardia dei Phoenix Suns Grayson Allen si è accordato per un’estensione contrattuale di quattro anni da 70 milioni di dollari con una player option.
Il proprietario dei Suns, Mat Ishbia, sta portando il suo monte salari previsto per il 2024-2025 a 206 milioni di dollari, con altri 104 milioni di dollari di luxury tax. Per tenere insieme il nucleo, pagherà la tassa più alta della lega. L’estensione di Allen è stata fondamentale con la limitata flessibilità del roster in base alle regole.
Phoenix Suns guard Grayson Allen has agreed on a four-year $70 million contract extension with a player option, Mitch Nathan, Aaron Mintz and Steven Heumann of @CAA_Basketball tell ESPN. pic.twitter.com/RWX8VVsxGR
Nella lista degli Charlotte Hornets per il nuovo capo allenatore si registrano anche i colloqui preliminari che includono l’assistente dei Lakers Jordan Ott e l’ex allenatore di Vanderbilt e dei Raptors in G-League Jerry Stackhouse.
Gli Hornets stanno intervistando anche assistenti come David Adelman di Denver, Charles Lee di Boston, Jordi Fernandez di Sacramento, Jay Larranaga di LAC, Kevin Young di Phoenix e Lindsey Harding, allenatore di G League dei Kings.
Citato anche l’assistente dei Rockets Royal Ivey.
Hornets are also interviewing assistants including Denver’s David Adelman, Boston’s Charles Lee, Sacramento’s Jordi Fernandez, LAC’s Jay Larranaga, Phoenix’s Kevin Young and Kings G League coach Lindsey Harding, ESPN previously reported. @Jonathan_Feigen reported Rockets…
I Golden State Warriors che affronteranno il play-in tournament (oggi si deciderà la posizione tra l’ottava e la decima) potranno contare anche su Usman Garuba. Shams Charania di The Athletic riferisce di come i Warriors abbiano deciso di convertire il 2-way contract di Garuba in un contratto NBA standard.
I Los Angeles Clippers firmeranno l’ex prima scelta Kai Jones con un accordo pluriennale, riporta Shams Charania.
Il big man quest’anno ha disputato solo due partite a Delaware in G League, durante il breve periodo trascorso con i 76ers.
Ai Clippers Jones prenderà il posto di Joshua Primo (tagliato) e sarà eleggibile per i playoff.
Free agent C/F Kai Jones is finalizing a multiyear deal with the Los Angeles Clippers, joining their playoff roster, sources tell me and @LawMurrayTheNU. Clippers take a chance on the talented 2021 19th overall pick. The 6-foot-11 big man recently completed a 10-day with 76ers. pic.twitter.com/3U0ghlQF18
I Golden State Warriors hanno deciso di convertire il Two-Way Contract di Usman Garuba in un accordo NBA standard per il resto della stagione.
In questo modo il big man potrà scendere in campo nei playoff.
Garuba ha giocato soprattutto in G League dal suo arrivo agli Warriors (12.5 PPG, 10.1 RPG, 1.9 APG, 1.3 BPG per Santa Cruz).
The Golden State Warriors are planning to convert two-way center Usman Garuba to a standard NBA deal for the rest of the season, sources tell @TheAthletic@Stadium. Garuba will fill Warriors' final roster spot and is playoff-eligible. pic.twitter.com/DY6q3tdWMc
Un nome nuovo per il Draft 2024, quello atteso di Matas Buzelis. ESPN riferisce dell’ingresso nel Draft della giovane ala lituana, proiettata verso una scelta in lottery dopo una stagione in G-League al Team Ignite.
I Philadelphia 76ers avrebbero messo gli occhi su Paul George dei Los Angeles Clippers qualora l’ex Pacers e Thunder dovesse uscire dal contratto in offseason, riferisce Keith Pompey del Philadelphia Inquirer. George ha una player option da 48.8 milioni per la prossima stagione e i Clippers hanno tempo fino al 30 giugno per firmarlo con un rinnovo di contratto. I 76ers saranno una delle franchigie con più spazio salariale in estate.
Nonostante i Bulls stiano chiudendo un’altra stagione di alti e bassi, DeRozan non vede l’ora che arrivi un’estensione contrattuale prima che inizi la free agency il 1 luglio. Fedele ai suoi principi, DeRozan si è descritto come una persona tradizionalista e leale, disposta a rimanere e combattere anche nelle situazioni difficili. “Amo la proprietà, amo tutto quanto riguarda la città e la franchigia, dal puno più alto a quello più basso — l’ufficio, lo staff,” ha aggiunto, sottolineando il suo attaccamento al club e la sua motivazione a riportare la squadra alla vittoria.
“Il mio obiettivo principale è sempre stato far avere successo a questa organizzazione, a questa città. È sempre facile lamentarsi e dire cosa non va. Ma voglio che sia chiaro: è il posto in cui voglio stare”.
I Boston Celtics hanno ufficializzato l’estensione contrattuale siglata da Jrue Holiday (qui i dettagli dell’accordo che porterà il playmaker fino ai 38 anni).
L’ex UCLA ha parlato con i media subito dopo l’annuncio.
“Una volta saputo che sarei arrivato qui, ho realizzato rapidamente che i Celtics erano proprio quello in cui speravo…Far parte di una grande organizzazione, essere qui per un lungo periodo di tempo e poter giocare al fianco di ragazzi come Jayson Tatum e Jaylen Brown. e cercare di vincere altri titoli NBA”.
Nella sua prima stagione con i ‘verdi’ Holiday ha messo insieme medie di 12.5 punti, 5.4 rimbalzi e 4.9 assist a partita, tirando con il 48% dal campo e un ottimo 43% da tre punti.
Meno punti e meno assist rispetto al periodo con i Bucks, ma rimbalzi e percentuale da 3 punti sono entrambi career-high.
Il cinque volte All-Defense è sempre stato uno dei playmaker più versatili della Lega, e nonostante i 33 anni rimane tra i difensori perimetrali più temuti.
“Qui posso davvero essere me stesso”, spiega Holiday. “Faccio tutto quello che serve alla squadra. Ci saranno giorni in cui segnerò molto, altri in cui dovrò difendere e rubare tanti palloni, oppure altri in cui dovrò pensare solo a tirare da tre. Sento di essere pronto a fare qualsiasi cosa possa servire alla squadra. Voglio restare qui e vincere diversi anelli”.
Jrue Holiday, guardia dei Boston Celtics, ha raggiunto un accordo per un’estensione contrattuale quadriennale del valore di 135 milioni di dollari, come rivelato dal suo agente Jason Glushon di Glushon Sports Management a ESPN.
Holiday ha scelto di rinunciare alla sua player option da 37,3 milioni di dollari per la stagione 2024-25 a favore di un accordo a lungo termine che lo vedrà impegnato fino alla stagione 2027-28.
Questa mossa contrattuale consente ai Celtics di risparmiare diversi milioni di dollari sul salary cap per il prossimo anno e di mantenere un nucleo talentuoso e costoso composto da Jayson Tatum, Jaylen Brown, Kristaps Porzingis, Derrick White e lo stesso Holiday.
Grazie a questo rinnovo, i Celtics opereranno come un “secondo apron team” nel 2024-25, limitando le opzioni di free agency e scambi per aver superato la soglia massima della massa salariale.
Holiday entra così nel gruppo ristretto di giocatori che hanno firmato un contratto garantito di oltre 100 milioni di dollari all’età di 33 anni o più, un elenco che comprende anche LeBron James, Stephen Curry e Al Horford.
BREAKING: After arriving in a blockbuster offseason trade, Boston Celtics guard Jrue Holiday has agreed on a four-year, $135 million contract extension, his agent Jason Glushon of @GlushonSM tells ESPN. pic.twitter.com/Llln2yczSI
Secondo quanto riportato da Shams Charania, i Phoenix Suns hanno deciso di confermare Isaiah Thomas con un accordo fino al termine della stagione.
Il Front Office quindi punterà sulla sua esperienza come 15° uomo nel roster per la postseason.
Il 35enne playmaker ha giocato 13 minuti totali nei 20 giorni fin qui trascorsi con il team.
Comeback complete: The Phoenix Suns plan to sign guard Isaiah Thomas for the remainder of the season, sources tell @TheAthletic@Stadium. In his 12th NBA season, Thomas completed two 10-days – providing the Suns backcourt depth, strong leadership and vet presence in locker room. pic.twitter.com/PDbIT15vES
I Boston Celtics hanno annunciato di aver convertito l’accordo del centro Neemias Queta in un contratto NBA standard pluriennale.
Queta, che ora potrà aiutare il team anche nei playoff, ha giocato 26 partite con i Celtics da quando ha firmato un two-way contract con la franchigia lo scorso settembre.
Il centro portoghese viaggia con medie di 4.6 punti, 4.1 rimbalzi e 0.6 stoppate in 11 minuti a partita.
Davis Bertans è il grande obiettivo della Virtus Bologna per la prossima stagione? Tutto nasce da una “battuta” del coach dell’Aquila Trento Paolo Galbiati nel corso della trasmissione Area 52, condotta da Solaini, Marzagalia e Pagliariccio.
Cos’è successo ad Area 52?
Paolo Galbiati parla del futuro di Andrejs Grazulis alla Virtus Bologna, e fa una battuta: «Ne ha vissute di esperienze, ha una bella malizia e secondo me darà una bella mano alla Virtus. Soprattutto se la Virtus, oltre a Shengelia, aggiungerà un altro giocatore che gli apre molto il campo per giocare con questa versatilità».
E qui arriva l’affondo: «Che può essere un suo connazionale, secondo me. Che sta giocando di là, ma che potrebbe magari cedere al fascino di una grande reunion».
Bisogna comunque tenere conto anche del largo sorriso di Paolo Galbiati: «Ogni tanto tiro qualche “bomba”, magari la azzecco».
La situazione
Tutte le strade paiono portare a Davis Bertans. Nazionale lettone, Bertans è in NBA dal 2016. Ora a Charlotte, viaggia a 21.2’ di media con 8.7 punti di media dall’esordio del 10 febbraio.
Nel 2020 ha firmato un quinquennale da 80 milioni di dollari quando era ai Wizards, per il 2024-2025 ha una “Early Termination Option” a suo favore. Il giocatore non sfruttando questa opzione accederebbe ad un ultimo anno di contratto da 16 milioni, 5.25 dei quali garantiti. I restanti 10.75 diventeranno garantiti se farà parte di un roster NBA il 10 gennaio 2025.
Una tipologia di contratto che ben si presta a trade nella prossima stagione. Il giocatore è già stato scambiato dai Wizards con i Mavs nel febbraio 2022, dai Mavs con i Thunder nel luglio 2023 e, appunto, dai Thunder con gli Hornets l’8 febbraio 2024.