Roijakkers: Non sono un mago, con i giovani possiamo avviare una nuova era di Varese
Varese impegnata domani nel posticipo contro la Virtus Bologna
Johan Roijakkers, coach della Openjobmetis Varese, ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Ne riportiamo alcuni passaggi.
Sulle 3 vittorie di fila:
“Non sono un mago. Da quando sono arrivato, non ho stravolto o inventato nulla, ho semplificato il gioco, eliminando le soluzioni che portavano confusione, per puntare su quelle più efficaci. Poi la squadra mi ha dato grande disponibilità, lottando su ogni possesso. È quello che mi aspetto sempre dai miei giocatori”.
La sua idea di basket:
“Punto su due concetti che possono apparire antitetici: organizzazione e libertà. I giocatori devono essere preparati dentro a uno schema di lavoro preciso ma in campo devono potere esprimere loro stessi. Voglio che il mio play scelga da solo il gioco da chiamare senza guardarmi. Keene è perfetto per questo: se segue il suo istinto creativo gioca meglio. I giocatori vincono le partite. Io intervengo il meno possibile”
Lo spazio concesso ai giovani:
“Sono ragazzi che lavorano sodo e meritano una chance. Portano tanta energia e con loro possiamo avviare una nuova era di Varese. Io ci credo”