Roberto Allievi: Non c’è stata equità competitiva, noi penalizzati. E il movimento è asfittico

Roberto Allievi, presidente della Pallacanestro Cantù: Premesso che gli altri club ci vorrebbero rivedere in serie A

Roberto Allievi, presidente della Pallacanestro Cantù, protagonista sul Corriere della Sera.


SUL MANCATO RIPESCAGGIO


«Non è stata una stagione normale, non c’è stata equità competitiva. Il problema sarebbe stato da affrontare lo scorso autunno».


SULLO STATO DEL BASKET


«Il nostro basket non è in salute: in questa stagione si stimano ricavi mancati per 18 milioni. Ne risentono pure club come Milano, Virtus Bologna e Venezia, ma di sicuro per gli altri è tempo di una pesante ricapitalizzazione».


SUL COVID-19


«Noi siamo stati colpiti due volte dal Covid-19: non è forse una penalizzazione? Detto questo, rispetto chi si è salvato: nessuna avversaria ci ha rubato nulla».


SULLA POSIZIONE DELLA FIP E DELLA LBA


«Premesso che gli altri club ci vorrebbero rivedere in serie A, faccio questa riflessione: il movimento è asfittico, l’unico acuto è venuto dalla qualificazione di Milano alle Final four dell’Eurolega. Il nostro basket ha scarsa penetrazione in tv e sulla stampa, la Lega non è riuscita a fare più di tanto sul fronte delle risorse».


SU CANTU’


«Abbiamo saldato la montagna di debiti della gestione Gerasimenko, chiuderemo il bilancio in pareggio. Ora possiamo partire con il programma di sviluppo, basato sul progetto Cantù Next e sul nuovo palasport, che sarà gestito dal colosso americano Asm Global. Ma se saremo in LegaDue un rallentamento sarà inevitabile».


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