Rinforzo di spessore per la Riso Scotti Pavia: arriva Alessandro Potì
Il pugliese classe 1991 viene da tre stagioni con Salerno, Ancona e Pozzuoli
Riso Scotti Pavia è lieta di comunicare l’ingaggio di Alessandro Potì. Dopo Riccardo Coviello, arriva, dunque, alla corte di coach Mazzetti un altro giocatore versatile, con un bagaglio di campionati ad alto livello e bottini importanti nei gironi del centro-sud.
Ala piccola (192 cm per 88 kg), classe 1991, leccese di Galatina, parte con la palla a spicchi proprio nella società locale, il Magic Galatina. Il suo percorso di formazione giovanile si completa in due vivai di grande tradizione come quelli di Virtus Siena e Pallacanestro Reggiana.
Proprio a Reggio Emilia, Alessandro viene aggregato al roster di Legadue e fa il proprio esordio nel 2010, segnando 9 punti in 20 minuti. La stagione successiva, ancora come under, è alla Leonessa Brescia dove arriva una promozione in Legadue. Già dal campionato successivo, in B alla Fortitudo, Potì si comincia a prendere spazio (5 punti e 2.7 rimbalzi in 15 minuti di media a partita).
Spola tra Dna (Latina, lo score recita 8.4 punti in 20′) e Dnb (a Orzinuovi con 9.2 in 21′ di campo), poi quattro anni a respirare aria della sua Puglia. Un biennio a Monteroni (14.7 punti e 6.8 rimbalzi il primo anno, 15 punti e 5 rimbalzi la seconda stagione), poi Bisceglie (11.4 punti e 3.7 rimbalzi) e l’approdo a Nardò (16.3 punti e 5 rimbalzi).
Coach Rajola lo vuole a tutti i costi e Potì diventa uno dei giocatori-chiave nella super stagione dell’Amatori Pescara con 35 presenze e 14.2 punti di media. Il rendimento si impenna ai playoff (17.5 punti e 6.6 rimbalzi) fino alla finale in cui, contro pronostico, Pescara conquista la serie A2 a scapito di Nardò.
Gli ultimi tre anni vedono Potì protagonista a Salerno (12 punti e 5 rimbalzi in 16 partite), Ancona (9.5 punti e 5.3 rimbalzi) e Pozzuoli (12.3 con 4.5 rimbalzi). Ala multidimensionale, produce punti sia dal perimetro che in penetrazione e può correre in contropiede.
Coach Alberto Mazzetti ne traccia questo identikit: “Alessandro sarà il giocatore che dovrà metterci atipicità con la sua capacità di fare canestro in tanti modi. E’ mancino, dotato di tiro da tre ma anche ottimo giocatore di uno contro uno e bravo a trovare soluzioni sul pick’n’roll. Ottimo atleta, giocatore fisico, arriva da eccellenti stagioni e il ritorno in questo girone manifesta la voglia di competere a livello alto”.