In una lunga intervista su The Undefeated, l’ala del Real Madrid Anthony Randolph ha parlato della sua esperienza in Europa ai tempi del Coronavirus e in particolare della quarantena impostagli dopo la positività di Trey Thompkins, soffermandosi anche sulla partita giocata dal Real al Forum contro Milano il 3 marzo, la prima di EuroLeague a porte chiuse per l’emergenza Covid-19.
“Molti miei compagni e allenatori erano preoccupati dall’idea di giocare a Milano”, ha detto Randolph in risposta al sito americano che sottolinea come l’ala slovena non abbia risposto a una domanda sull’eventualità che Thompkins possa aver contratto il virus in Italia. “Come atleti però ci siamo detti ‘Andrà tutto bene, ci proteggeranno’. E vi erano delle procedure atte a proteggerci: quando i miei compagni sono tornati, tutti hanno fatto quello che dovevano fare; durante il viaggio avevano guanti, maschere e gel per le mani”, ha aggiunto Randolph, che non ha giocato a Milano il 3 marzo per un infortunio.
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