Ramagli: “La partita è stata un passo avanti”
Ramagli: “Abbiamo meritato la vittoria, ma non ci fermiamo: è stato solo un passo avanti.”
Coach Ramagli in sala stampa: “Questa partita era complicata. Sapevamo che PEsaro doveva trovare energie mentali ed emotive per giocare una gara spartiacque o comunque importante dopo le loro vicissitudini. Però conosco bene questo posto, sapevo che se avessimo retto e condotto, poi l’esigenza di un pubblico che sa cosa si sta guardando, se questo non fosse accaduto subito, la pressione forse avrebbe giocato un brutto scherzo alla squadra di casa. Questo forse è successo: noi abbiamo creato subito un break che ha provocato una reazione. Pesaro ha difeso poi meglio, ma per una squadra in difficoltà poi era difficile fronteggiare una squadra solida come la nostra. Noi abbiamo sempre giocato per vincere e pensando che potevamo vincere. Questa sera abbiamo giocato pensando che non potevamo perdere: a livello caratteriale c’è stato dunque uno step. Questa sera negli occhi dei giocatori ho visto questo e se avessimo dovuto perdere sarebbe stato solo perchè Pesaro ci avesse messo sotto in modo deciso. L’abbiamo meritata. Sulla marcatura di Ahmad nel secondo tempo non abbiamo inventato niente di particolare. Lo abbiamo obbligato semplicemente a passare la palla, che è la cosa che gradisce meno. Lì i nostri lunghi Cannon e Gazzotti hanno fatto davvero una partita molto solida. A questo si aggiunge anche il fatto che statisticamente era difficile comunque che un giocatore così eroico in un tempo, possa continuare ad esserlo anche nel secondo tempo. Non credo sia la vittoria della consapevolezza, ma solo un passo avanti. Qualcuno mi ha detto che siamo una squadra piatta, ma non lo siamo perchè non giochiamo come contro Milano o Pesaro. A volte siamo ingenui, forse puerili. Dobbiamo ancora mettere assieme i pezzi del puzzle, ma stasera abbiamo fatto passi avanti. Abbiamo iniziato a mettere a posto qualcosa. Vedo i miei giocatori, so come lavorano e perciò rifiuto chi dice che siamo piatti. La partita di Esposito è stata fondamentale. L’ho tolto solo 1 minuto nel finale perchè era un perno fondamentale per noi. A volte succede che un giocatore in panchina non gioca per responsabilità particolari, ma solo perchè chi ha davanti fa un partitone. Ethan non è più solo un giocatore di energia, ma inizia ad avere tempi, difesa, si arrabbia. E’ un under 25 come tanti, siamo la squadra con più under 25. E’ una squadra che ha difetti di gioventù, ma anche grandi margini di crescita”