Quale futuro per la Virtus Bologna in EuroLeague? Regole e prospettive di un allargamento

Quale futuro per la Virtus Bologna in EuroLeague? Nella giornata dell’1 marzo EuroLeague Basketball ha ribadito le regole d’ingaggio

Quale futuro per la Virtus Bologna in EuroLeague? Nella giornata dell’1 marzo EuroLeague Basketball ha ribadito le regole d’ingaggio per la prossima stagione.


Questo quanto comparso sul sito della competizione:


La Virtus ha interesse a finire sopra il Monaco per garantirsi il ritorno come migliore delle ultime due qualificazioni all’EuroCup. Il Monaco è il campione dell’EuroCup 2021 e si è guadagnato un posto nella competizione in questa stagione raggiungendo i playoff lo scorso anno. La Virtus, vincitrice dell’EuroCup la scorsa stagione, spera di fare lo stesso quest’anno, ma deve essere davanti al Monaco perché se entrambe le squadre provenienti dall’EuroCup raggiungessero i playoff, solo la migliore delle due si guadagnerebbe il secondo posto in EuroCup, garantendosi la prossima partecipazione stagionale all’EuroLeague.


In questa gara nella gara, il Monaco non solo ha un vantaggio di tre partite, ma ha anche sconfitto la Virtus di 17 punti nello scontro del Round 1.


La Virtus ha molto da recuperare, ma con così tante partite con una posta in gioco così alta, qualsiasi risultato è possibile.


Come negli anni scorsi sono due i posti riservati a squadre di EuroCup nell’EuroLeague della stagione successiva. Una sempre e comunque per la vincente della seconda competizione continentale. Una per l’eventuale squadra che, reduce dall’EuroCup, si qualifichi ai playoff di EuroLeague. Se sono due, viene premiata la miglior classificata al termine della stagione regolare. In caso contrario, il posto finisce nelle mani della finalista di EuroCup.


La Virtus, in tal senso, è dietro al Monaco, che per il secondo anno consecutivo vede l’accesso ai playoff di EuroLeague, confermandosi nell’organico anche per la stagione 2023-2024. 


Quali prospettive per la Virtus Segafredo Bologna?

EuroLeague valuta l’allargamento del roster nelle prossime stagioni. Lo ha raccontato il CEO Marshall Glickman nel corso del podcast "The Crossover".


Calcolo semplice. 18 le squadre dell’attuale roster, di queste 12 hanno licenza pluriennale. 13 in realtà, visto che attualmente il Cska è fuori dalla competizione ma ha comunque conservato il suo posto nell’Assemblea. 


Poi c’è l’Alba, che in estate vedrà scadere la sua wild-card biennale. Ma il mercato di Berlino è importante, e per molti la decisione del 2021 era viatico ad un inserimento in pianta stabile. Infine, due posti almeno vanno concessi a squadre di EuroCup oltre ad eventuali "confermate sul campo" come il Monaco.


Insomma, gli spazi scarseggiano, anche perchè con il tempo Paris Basketball e London Lions chiederanno un loro spazio, esattamente come la Virtus Bologna della multinazionale Segafredo, senza dimenticare lo Zenit, che sino allo scoppio della guerra era papabile di licenza pluriennale.


Oggi come oggi, i mercati tagliati fuori da EuroLeague, oltre a Dubai, sono Portogallo, Irlanda, Regno Unito, Belgio, Olanda, Polonia, Scandinavia e Repubblica Ceca, senza dimentica il "ban" bellico alla Russia.


Ecco dunque una possibile espansione. Glickman ha dettato le linee guida: due conference, gare di andata e ritorno tra le squadre dello stesso girone, una sfida con quelle dell’altro.


EuroLeague Basketball difficilmente farà scendere il numero delle gare, attualmente 34 a squadra. Questo permetterebbe di arrivare sino a 22 squadre, divise in due gironi da 12. Ogni squadra giocherebbe così sempre 34 gare: 22 con le avversarie della propria conference, 12 con le altre.


Il tema resta aperto: ci sono le mire di Dubai, che avrebbe voluto un team in EuroLeague già nella stagione 2023-2024. C’è la pressione delle Federazioni, che vogliono un taglio delle partite.


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