Intervista su Il Piccolo per Gianmarco Pozzecco, che ha discusso la situazione della pallacanestro ai tempi del coronavirus e delle possibilità per rilanciare il movimento.
Sul mercato: “È un’incognita. Siamo abituati a muoverci abbastanza presto ma in questo momento vivere alla giornata è l’unica cosa sensata da fare. Nessuno può sapere le conseguenze di queste settimane, in questo momento si trattano giocatori in base a un valore ‘normale’”.
Sulle porte chiuse: “Bisogna scendere a compromessi, va tutelata la salute ma l’economia e la vita quotidiana devono ricominciare. Per me giocare a porte chiuse è una condizione surreale, non concepisco una partita senza pubblico. Però bisogna pensare alla sicurezza”.
Sulla Supercoppa: “È una buona idea, sarebbe in sostanza un ritorno alla vecchia formula della Coppa Italia, buona ma complicata”.
Sul futuro: “Provo a pensare positivo. Mi piace immaginare che saremo più attenti a dare importanza ai valori, che nel basket li associo al senso di appartenenza a un team, qualcosa che caratterizza i giocatori italiani. Sarà che forse sono trda glava, però sei stranieri sono tanti, troppi. Una volta si stava meglio”.
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