Poeta: Non ho più le gambe per andare al ferro come fatto sempre ed allora devo segnare da fuori
Poeta parla dopo la sua super prova contro la Virtus Bologna: Io vivo il basket con la consapevolezza di fare il lavoro più bello del mondo, di essere un privilegiato. Per questo gioco sempre con il sorriso
Peppe Poeta, dopo l’exploit contro la Virtus Bologna da 28 punti con 7 su 8 dall’arco ha parlato a La Gazzetta dello Sport ed il Corriere dello Sport.
Questo un estratto.
"Col passare degli anni devo fare di necessità virtù. Ho un’età, non ho più le gambe per andare al ferro come ho fatto sempre. E allora devo per forza segnare da fuori. Ecco perché sono migliorato tanto negli ultimi anni" ha detto il play di Battipaglia che ha parlato della separazione da Reggio Emilia dopo una sola stagione. Sono rimasto male, non lo nego. Mai mi era mai capitato in carriera di non andare fino in fondo al contratto. Ma sono cose che possono succedere" ha aggiunto Poeta. "Io vivo il basket con la consapevolezza di fare il lavoro più bello del mondo, di essere un privilegiato. Per questo gioco sempre con il sorriso. Questo mi aiuta, ancora di più ora die sono verso la fine della carriera, a godermi ogni momento. Inoltre sono sempre stato un play realizzatore."