Ottimo inizio di partita per Pistoia al PalaDozza, che dimostra subito la voglia di vincere questa partita contro una Virtus che parte molto spenta e con molti errori dal campo. Kroubally, Auda e Peak firmano i primi canestri biancorossi e gli ospiti salgono rapidamente 9-3. Azzardata la scelta di Djordjevic di partire con Cappelletti in quintetto base, sostituito da Taylor dopo il primo time out del coach serbo. A 4’ dal termine sale in cattedra anche Aradori che da subito il suo apporto con 5 punti. Senza alcun dubbio la formazione di coach Moretti ha un’altra spinta e si vede, la “bomba” di Mitchell sulla prima sirena chiude la prima frazione 11-22.
Continua a far la voce grossa Pistoia, con un Kroubally letteralmente indemoniato che lotta su ogni pallone e realizza d’arco. Gli ospiti arrivano sul +16 e rimangono davanti senza patemi, Aradori inoltre si innervosisce e si grava di un fallo tecnico. La Virtus è irriconoscibile, calo fisico dovuto evidentemente alla recente sfida contro Nanterre. Negli ultimi minuti del secondo quarto Bologna prova a rientrare, spinta da Chalmers e Kravic, arrivando fino al -9, ma Mitchell prima inchioda a due mani poi spara dai 6,75 metri. Il primo tempo si chiude con i toscani avanti 33-45 (16 di Kroubally e 11 di Mitchell).
Si rientra sul parquet, ma la situazione non cambia. La Virtus continua a faticare e Pistoia ne approfitta rimanendo sempre sopra la doppia cifra di vantaggio. Djordjevic furibondo con la terna si prende un tecnico provando di dare una scossa ai suoi. Kroubally continua a dominare il pitturato, ormai inutile ribadirlo. Punter e Taylor non pervenuti, Chalmers prova a caricarsi la squadra sulle spalle ma non basta. La schiacciata sbagliata da Taylor è la fotografia perfetta per descrivere la prestazione di Bologna. Anche la terza frazione termina con gli ospiti davanti, 50-61. Nell’ultima frazione si segna poco e la situazione resta invariata. Pistoia ha il pieno controllo del match e la Virtus non torna mai a contatto. Finisce 67-78.
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