Pino Sacripanti: Ho sempre portato in alto squadre di bassa classifica. Per Cantù ho sofferto
Pino Sacripanti, coach della neopromossa GeVi Napoli: La soddisfazione è enorme. Ovunque sia andato, sono riuscito a portare in alto una squadra di bassa classifica
Pino Sacripanti, coach della neopromossa GeVi Napoli, si racconta a La Provincia. Ecco alcune sue dichiarazioni.
SULLA SUA CARRIERA
«La soddisfazione è enorme. Ovunque sia andato, sono riuscito a portare in alto una squadra di bassa classifica. Mi è successo a Caserta, fino alla semifinale scudetto. Poi ad Avellino, tre finali in tre stagioni, e quindi a Bologna, settimi in classifica, in final four di coppa europea e poi esonerato per motivi per me non cestistici».
SULLA SCELTA DI SCENDERE IN A2
«Tutti a dire: “Voglio un allenatore da 40 mila euro all’anno”. Allora via, a scorrere la lista. Piacciono di più quelli che non sporcano, non rompono, non chiedono e dicono sempre di sì. Che sono bravi a catturare like sui social e accattivarsi le simpatie della tifoseria. Volevo essere più forte di questa roba qui. Sapete cos’ho fatto? Con lo stesso coraggio con il quale accettai la proposta di serie A a Cantù a 30 anni, ho deciso di andare a prendermi una panchina di A2, per una squadra da portare su. Subito. Da protagonista. Perché in quella categoria che mi avevano tolto volevo tornare dalla porta principale».
SULLA RETROCESSIONE DI CANTU’
«Ho sofferto come un cane, davvero. Mi auguro, con tutto il cuore, che ci sia un immediato ritorno».